ANTHURIUM… MA NON DITE CHE È UN ORCHIDEA! (scheda di coltivazione)

A Natale e a San Valentino questa pianta viene spesso regalata, per la forma a cuore del “fiore” spesso di un rosso cerato. E’ una pianta che è sicuramente spettacolare.

Alcuni anni or sono, in un topic sulla coltivazione delle orchidee, dopo numerosi thread contraddittori, chiesi di postare la foto dell’orchidea in questione…. Con mio stupore mi accorsi che non stavamo parlando di una orchidea ma di un Anthurium!

Anche i miei amici, quando vengono a trovarmi, indicando i miei Anthurium mi dicono: “Ma che belle orchidee… sembrano finte!”

Percio’ i nostri lettori orchideofili mi perdoneranno se dedico questo articolo a questa pianta. Siccome di Anthorium ne esistono numerose specie si precisa fin da ora qui parliamo dell’ Anthurium Scherzerianum e dell’ Andreanum.

Descrizione generica.

Come molte orchidee anche le piante di Anthurium sono originarie delle zone tropicali e subtropicali dell’ America centrale e meridionale, regioni dove il clima è perennemente umido e molto caldo.

Appartiene alla famiglia delle Araceae e come tante orchidee è una pianta epifita, anche se alcuni Anthurium sono terricoli. Qualche sito lo classifica tra le piante erbacee.

Queste sono le nozioni di base del suo habitat naturale e da qui partiamo per ricreare il suo ambiente nelle nostre “abitazioni” o , se preferite, per farne una scheda di coltivazione.

Come scritto sopra chi lo vede rimane colpito dai “fiori”. Essi sembrano effettivamente di plastica lucida, quasi incerati e lucidati.

Ma quelli che noi consideriamo fiori sono invece la composizione di spate colorate ( i colori più comuni sono il rosso laccato, il rosa salmone, il bianco ), lucide e molto spesse, quasi coriacee, che derivano o si trasformano con una “mutazione cromatica” delle stesse (quindi brattee come la Messicana Euphorbia pulcherrima, più comunemente conosciuta come stella di natale) e dalla spiga o spadice che ha la forma di un cilindro “butteroso”, da cui alle volte, si originano i fiori ermafroditi di colore giallo o bianco. E i fiori possono anche produrre (alle volte) dei frutti. Il vero fiore quindi non è la brattea ma si trova sullo spadice ed è costituito dalle minuscole protuberanze. La foto a fianco mostra quanto sopra descritto. Dopo la fioritura gli spadici portano piccoli frutti tondi, contenti i semi.

Fioritura

Su questo argomento posso dire che la mia esperienza non fa fede. Si legge che la fioritura dura, di solito, da giugno a settembre, e che l’Anthurium fiorisce una sola volta all’anno.

Niente di più falso, saranno le mie perfette condizioni ambientali, ma ho notato che la fioritura ( sempre se per fioritura si considera la formazione di spate colorate ) può avvenire nell’arco di tutto l’anno anche se la ricrescita dei fiori, o per meglio dire delle spate colorate, è presente in numero variabile. E’ oramai 3 anni che i miei Anthurium sono sempre e costantemente “fioriti”.

Quindi deduco che dipenda dalle condizioni e dal posizionamento ottimale trovato ( sotto una finestra rivolta a sud schermata da una tenda bianca) con temperature che non scende mai sotto i 20 – 21 ° e un ur attorno al 60%

Temperature

L’anthurium o Anturio esige ambienti caldo-umidi. La temperatura non deve mai, in nessuna stagione, scendere sotto i 15° per molte ore, personalmente io come temperatura minima considero i 16° e cioè qualche grado in più delle temperature minime supportate dalle orchidee Phalaenopsis.

Le linee guida da me consultate indicano come ottimale una temperatura che oscilla tra i 21 e i 27°… praticamente il mio appartamento 🙂 !

Luce

L’Anthurium vuole una buona luminosità ma indiretta…. per assurdo potremo dire che ama una penombra luminosa 🙂 🙂 !  Quindi mai sole diretto o la luce del sole deve essere sicuramente schermata.

Umidità

Consigliata attorno al 70%. Oltre il 60% in inverno nel mio appartamento non ci arrivo mai 🙂 !

Substrato

Il substrato deve essere grossolano ma soffice, come quello di molte orchidee, che mantenga però il “terreno” umido e leggero. Ricordando che in natura ha – per lo piu’ – radici libere, serve quindi un substrato “soffice” e leggermente acido (ph compreso tra 5 e 6) che mantenga l’umidità ( lo stesso non deve mai seccarsi). Ricordate sempre…. il substrato non deve mai rimanere asciutto!

La sua composizione dipende, come sempre, dalle vostre condizioni climatiche e da quanto avete la mano “pesante o meno” con l’irrigazione. Torba bionda, sfagno, perlite, bark di pezzatura piccola, sabbia di fiume sono i componenti che consiglio e che uso nel mio mix. Non tutti assieme ovviamente!

Fertilizzazione

Si consiglia una fertilizzazione liquida ( stesso fertilizzante delle orchidee) ogni 15 giorni da marzo ad ottobre. Personalmente anche in inverno io fertilizzo almeno una volta al mese, in quanto le mie piante, come detto, hanno sempre i fiori.

Irrigazione

L’Anthurium non sopporta il calcio e perciò uso sempre acqua piovana per un buon 80% con l’aggiunta del rimanente 20% di acqua di rubinetto. Annaffio e nebulizzo quando il substrato e le foglie lo richiedono e quindi in maniera più frequente nella bella stagione (circa una volta alla settimana) , minori l’ inverno ( circa ogni 10 giorni).

Quando mi ricordo 🙂 , passo le foglie con uno fazzoletto di carta umido . Così facendo le foglie respirano meglio.

Divisione e moltiplicazione

Al fine di ottenere nuove piante si procede come nella divisione delle Cattleye, dividendo il cespo al momento del rinvaso ( rinvaso da farsi circa ogni 2 anni) prestando attenzione che ogni nuova vegetazione o germoglio abbia un sufficiente gruppo di radici. Si dividono così quelli che in gergo si chiamano polloni che di solito hanno origine dal colletto.

Se come me invece siete fortunati, potete provare a far germogliare i semi dei frutti . La semina dell’ Anthurium è molto simile a quella di molte piante carnivore!

Parassiti

Se tenuta in appartamento non ci sono grossi problemi. Ma se durante l’estate la tenete all’esterno tripidi, afidi, acari, cocciniglia cotonosa, ragnetto rosso , possono rivelarsi i maggiori nemici di questa pianta

Auguri di buone feste a tutti!



3 pensieri riguardo “ANTHURIUM… MA NON DITE CHE È UN ORCHIDEA! (scheda di coltivazione)”

  1. Bonsoir,

    Pour les Anthuriums vous donnez combien d’engrais et combien de fois par semaine?
    Qu’elle valeur en MicroSiemens /cm

    Merci.

    1. Bonsoir.
      J’utilise le même dosage et le même système que pour les orchidées.
      NPK 20-20-20 tous les 15 jours d’avril à septembre, une fois par mois en hiver.
      250 à 300 ppm.
      Ciao!

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