PLEIONE ( scheda di coltivazione)

A grandi passi ci stiamo avvicinando all’inverno.

Le temperature notturne oramai sono prossime allo zero, il termostato della serra fredda è stato impostato sugli 8°… Dendrobium Nobile, Coelogyne Cristata, Coelogyne Mooreana, Cymbidium e altre orchidee da serra fredda sembrano gradire.

Dopo aver acquisito una certa esperienza è venuto il momento di descrivere un’altra pianta, che ama il freddo e che in primavera, in piena fioritura, non sopporta certamente le alte temperature.

Fiore di Pleione.

Si tratta del Pleione, piccola orchidea che, in natura, vive sia come terricola che come epifita, originaria del Tibet e del Nepal ma in genere di tutta la parte meridionale della Cina e delle pendici montane di alcune zone dell’India. Le zone montane hanno una varietà di altitudine che vanno dai 600 m/slm fino a oltre 4.000 metri.
Il suo genere conta poche specie, la maggior parte a fioritura primaverile ma che annovera tra esse anche qualcuna a fioritura autunnale. Leggi tutto “PLEIONE ( scheda di coltivazione)”

POLYSTACHYA PUBESCENS

Una pianta che ho coltivato in attesa di regalarla a Valeria , pianta proveniente da uno sfortunato acquisto direttamente dall’Africa.

Fiori Polystachya Pubescens

Habitat naturale.

E’ una pianta originaria del Sudafrica, di piccole dimensioni, portante fiori di un giallo brillante con la parte inferiore dei petali con strisce rosse tendenti al marrone. Nel loro habitat naturale le piante fioriscono in primavera e all’inizio dell’estate ma tenuta in orchidario non è difficile vederla fiorita anche in questa stagione, come si può vedere dalle foto di quest’articolo. E’ litofita, prosperando nelle fosse arenariche che si riempiono di resti di foglie e di terra, ma vive anche come epifita sugli alberi, dove il più delle volte è esposta direttamente al sole. Leggi tutto “POLYSTACHYA PUBESCENS”

COELOGYNE TOMENTOSA O MASSANGEANA (scheda di coltivazione)

Un’orchidea che non ama troppa luce… ecco perché l’ho scelta.

Ma ha superato le aspettative. Una piacevole sorpresa…

Fioritura Coelogyne Tomentosa

Le Coelogyne Tomentosa o orchidea “collana”, conosciuta anche con il suo nome commerciale di Coelogyne Massangeana, è originaria delle zone montuose del sud est Asiatico (Thailandia, Malaysia, Sumatra, Giava, Borneo, Indonesia). Il suo habitat naturale sono i fitti boschi e le foreste ombrose ad altitudini variabili che possono arrivare sino ai 2100 m slm.

E’ considerata quindi un’orchidea da serra fredda.

E’ una pianta piuttosto impegnativa, raggiungendo un’altezza di oltre i 60 cm con rami floreali pendenti di oltre 50 cm, con due foglie apicali per pseudobulbo, anche se alcuni siti riportano che può averne solo una. Leggi tutto “COELOGYNE TOMENTOSA O MASSANGEANA (scheda di coltivazione)”

LA DIVISIONE DELLA COELOGYNE CRISTATA.

Coelogyne Cristata in fase di sfioritura

Nell’articolo su come far rifiorire la Coelogyne Cristata scrivevo che la stessa non mi ha mai tradito dopo un rinvaso e una divisione, ma molti coltivatori la considerano una pianta “permalosa”, che in caso di tale trattamento ti ricambia con una mancata fioritura per almeno un anno quando non di più.

Quest’anno, verso la fine di aprile, ho diviso numerosi vasi di questa pianta, regalando tali divisioni a molti amici della mia regione, mentre per quelli più lontani (Marco e Valeria) sto aspettando una completa radicazione, la nascita di nuovi pseudobulbi e la completa ripresa vegetativa al fine di inviarli per posta. Lo stress di un viaggio, in questo momento, molto probabilmente comprometterebbe e rallenterebbe ulteriormente la vitalità della pianta. Anche alla luce di quanto tempo ci stanno mettendo a “farsela passare” e a perdonarmi! La pianta ci ha messo quasi cinquanta giorni per riprendere appieno la crescita vegetativa. Leggi tutto “LA DIVISIONE DELLA COELOGYNE CRISTATA.”

LE BLETILLE

Ho comperato i rizomi di Bletilla su un famosissimo sito dei Paesi Bassi che vende ovviamente piante, tra cui anche qualche orchidea.

Bletilla Striata

E con pochi spiccioli ho riempito la stragrande maggioranza di vasi e fioriere all’esterno! Le Bletille sono una delle orchidee terricole che più mi sento di consigliare perché accetta qualsiasi sopruso, (quasi tutti, nel limite del possibile ovviamente 🙂 ) e vi posso garantire che con me ne hanno passate molte (dallo spostamento da un substrato all’altro, da un vaso all’altro, alla terra piena, da un clima all’altro, dall’interno all’esterno etc etc ). E’ sicuramente la terricola più resistente ed adattabile con cui iniziare .

Questo doveva essere il primo articolo sulle orchidee terricole (ma vista la precoce fioritura è stato preceduto da quello sulle Calanthe e sui Cypripedium ), in quanto su questa specie avevo genericamente analizzato (sbagliando!)  le necessità di quasi tutte le terricole. Leggi tutto “LE BLETILLE”

I CYPRIPEDIUM

Ed ecco una “terricola” che non avrei mai pensato di coltivare. Guardate che linea, che forme ! 🙂

Ma battute a parte…

Le forme del Cypripedium !

I Cypripedium suscitano sentimenti diametralmente opposti tra gli appassionati di orchidee: o li ami o li trovi quasi “volgari”, con quel corpo formoso e i petali contorti, come uno scialle cadente che tende a scivolare via … insomma le stesse credenziali della showgirl Jessica Rabbit, nel famoso cartone animato “Chi ha incastrato Roger Rabbit?”. Ve la ricordate?

Per descrivere la loro rusticità, mi ricordo quando da ragazzino trovavo nei boschi, vicino ai corsi d’acqua, quella che chiamavamo “Scarpetta della Madonna” (nei paesi veniva portata dai nostri genitori sugli altari delle chiese), che più tardi scoprii venisse chiamata anche “Pantofola di Venere” . E’ l’unico appartenente di questa specie che cresce anche in Italia e mai avrei pensato fosse un’orchidea che, leggermente cresciuto, avrei voluto coltivare ed il cui nome botanico è Cypripedium calceolus.

Una volta cresceva ovunque, ora lo si trova solo nei migliori vivai ! Leggi tutto “I CYPRIPEDIUM”

LE CALANTHE.

Ho scritto (forse tediando) molto sulle Catasetinae… e mi propongo di non fare lo stesso errore con un genere di orchidea che mi sta appassionando non poco, ma che altrettanto poco viene trattato.

Quindi almeno qualche articolo, le orchidee “terricole” lo meritano.

Ramo floreale, ibrido di Calanthe Takane

Sono sicuro che molti di voi proveranno a sfruttare i propri giardini, balconi, terrazzi e qualsiasi spazio all’esterno di cui si possa disporre – se si ha la fortuna di averlo! 🙂 .

Le chiameremo terricole e non terrestri perché la prima definizione, a mio modo di vedere, è più appropriata… anche le orchidee epifite sono orchidee “terrestri”, almeno nel senso lato della parola! Hanno sì qualcosa di “spaziale” 🙂 , ma questa è un’altra storia. Creiamo quindi la categoria “orchidee terricole” che troverete nella colonna a destra del blog.

Molte di esse vengono vendute come “orchidee rustiche da giardino”, e già questo dice molto sulle loro caratteristiche e sul perché mi sto attrezzando per la loro coltivazione .

Cominciamo quindi con le “Calanthe”, una delle quali, quella che vedete nella foto sopra (un ibrido di Calanthe Takane), mi è fiorita a fine di marzo. Leggi tutto “LE CALANTHE.”

CYMBIDIUM, COELOGYNE CRISTATA, DENDROBIUM & C. CONSIDERAZIONI SULLA SERRA FREDDA

Inutile negarlo.

Sarà bella e pittoresca la neve, saranno bellissimi gli sport invernali, coreografici i Dirndl e i Loden, ma il freddo inverno è il peggiore nemico delle orchidee. Anche per il mio “plotone” da serra fredda, oramai temprato agli assedi più duri.

Alcune orchidee da “serra fredda”

L’inverno quest’anno è stato duro… come pochi altri.

Almeno in certe regioni del Nord d’Italia.

Da dicembre a febbraio temperature ampiamente sotto lo zero, moltissime notti, nel fondovalle, sino a – 10°. Leggi tutto “CYMBIDIUM, COELOGYNE CRISTATA, DENDROBIUM & C. CONSIDERAZIONI SULLA SERRA FREDDA”

IL “GENERALE INVERNO” E LE ORCHIDEE “IN” SERRA FREDDA.

“L’inverno sta arrivando”…

E se le estati passano velocemente… gli inverni sembrano eterni.

Almeno qui in Trentino, dove il freddo dura in media dagli inizi d’ottobre agli inizi di aprile, periodo dove il riscaldamento delle abitazioni funziona a pieno regime, dove l’unica certezza è che aprile è molto lontano… troppo lontano!

Il freddo e le poche ore di luce sono tremende per le orchidee, tenendo conto che dove le stesse prevalentemente vivono, l’illuminazione dura in media 12 ore al giorno, sempre!

Leggi tutto “IL “GENERALE INVERNO” E LE ORCHIDEE “IN” SERRA FREDDA.”

DENDROBIUM NOBILE… RINVASO E MOLTIPLICAZIONE !

Manca poco alla primavera, la stagione giusta per rinvasare il nostro Dendrobium Nobile , e in genere tutte le orchidee.

Come richiesto da alcuni commentatori, che hanno trovato molto utile l’artico di Simone sul Dendrobium Nobile, come promesso parliamo di rinvaso e di come avere nuove piante.

Il rinvaso.

Su moltissimi siti troverete scritto che il rinvaso (sia essa operazione di routine o di emergenza) va fatto in tre casi e cioè:

a) quando il vaso è diventato troppo piccolo per contenere le radici della pianta.

b) quando il substrato si decompone o perde la sua naturale caratteristica (ad esempio il bark tende a diventare polveroso e perciò, il suo ph si modifica)

c) quando la pianta è in sofferenza per marciscenza delle radici.

ma io ne aggiungo un quarto e cioè:

d) quando il substrato non si addice alle vostre condizioni ambientali e di coltivazione.

Generalità. Leggi tutto “DENDROBIUM NOBILE… RINVASO E MOLTIPLICAZIONE !”

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