Generalità
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Trovata in Cina, Tibet, Himalaya, Nepal, Bhutan, ma anche nell’India nord-orientale, Myanmar, Laos, Thailandia e Vietnam tra le valli montane e lungo i fiumi ad altitudini comprese tra 600 e 2900 metri.
E’ caratterizzata dai suoi pseudobulbi ovali (da cui proviene il nome), all’estremità dei quali si forma una spata picciolata che genera il fiore. I fiori sono profumati.
Luce
E’ una pianta che predilige il sole purché filtrato (20.000 – 40.000 lux) o luce solare intensa. Personalmente la espongo anche al sole diretto del primo mattino e di fine serata ma non quando la spata è in fase di formazione.
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Una delle principali cause della mancata fioritura è proprio dovuta dalla mancanza di illuminazione durante lo sviluppo dei nuovi germogli. La pianta che vedete in foto è posizionata proprio sotto le luci dell’orchidario per 12 ore al giorno (in questo periodo autunno-invernale).
La luce solare intensa (ma non ustionante) è uno dei prerequisiti principali per la fioritura delle orchidee di questa specie, e se l’illuminazione è insufficiente (specialmente durante lo sviluppo di nuovi germogli), l’orchidea semplicemente non fiorirà, poiché i nuovi germogli crescono sottosviluppati, cioè incapaci di fiorire. La durata totale dell’illuminazione dovrebbe essere di almeno 10 ore.
Temperatura
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Nel suo ambiente naturale, vista la varietà di quote nella quale vive, si stima che passi dai 10° di minima notturna ai 35° di massima diurna.
Alcuni coltivatori sostengono che per favorire la fioritura vi debba essere uno sbalzo termico di almeno 4 – 5° tra giorno e notte. La mia pianta però è cresciuta, ha vegetato e fiorito in orchidario a temperatura costante tra i 22 e i 25°
Umidità
Personalmente, viste le temperature sopra descritte, penso che la mia pianta sia generosamente fiorita grazie all’elevata umidità e alle particolari condizioni di illuminazione. In orchidario l’umidità oscilla tra il 70 e il 90% (la pianta è posizionata però vicino ad una ventola). Un’umidità relativa del 70% è ottimale.
Irrigazione
E’ una Coelogyne che necessita di molta acqua, e il substrato deve essere sempre umido ma mai pregno se coltivata in vaso. Un modo per valutare se la pianta è irrigata correttamente è quello di osservare e toccare gli pseudobulbi che devono sempre essere belli turgidi!
Fertilizzazione
Se coltivata in bark è consigliato non esagerare con le fertilizzazioni di questa orchidea. Una concimazione a metà della dose consigliata una volta ogni tre settimane è più che sufficiente.
Substrato
Date le radici molto sottili essa viene coltivata in vasi e cesti con un substrato molto drenante. La pianta dell’articolo è in semplice bark pezzatura media.
Nel caso dovessi portare in serra o all’interno dell’appartamento questa pianta, molti consigliano di mettere uno strato di sfagno a metà vaso e uno strato sulla superficie superiore del vaso (top dressing) in modo da tenere sempre umide le radici.