Si dimentica troppo spesso che le nostre case non sono in mezzo alle foreste tropicali, il nostro non è il loro ambiente ideale. Ma vediamo come farle vivere al meglio!!!.
Questa “piccola” Coelogyne, inizialmente trovata nella provincia Cinese dello Yunnan, è endemica anche nel Myanmar (ex Birmania) Bangladesh e Vietnam e in generale in tutta l’Indocina.
E se quando sto da solo ricreo il mio habitat preferito, quando sto con le mie Coelogyne il mio habitat diventa le loro umide foreste! E come si vede vivo in città!
Il suo habitat naturale è ai confini delle foreste, dove vive come epifita e litofita su alberi e rocce ad altitudini comprese tra 1000 e arrivando sino a circa 3000 metri.Leggi tutto “COELOGYNE SANDERAE”
Una piccola Coelogyne che ha il suo habitat ad altitudini tra 1500 e 2600 metri (considerata quindi da serra fredda) con habitat naturale nelle foreste tipiche delle (e quindi proveniente principalmente dalle) province Cinesi del Sichuan e dello Yunnan, ma presente anche in Laos, Vietnam e nell’ex Birmania ora Myanmar.
In queste foreste cresce sia come epifita che come litofita.
Pianta isteranta e cioè che fiorisce dopo la maturazione dello pseudobulbo, che porta fiori bianchi, lievemente macchiati di giallo sul labbro. E’ un piccolo “gioiellino” che in collezione non può mancare.Leggi tutto “COELOGYNE LEUCANTHA”
Una timida apertura di Coelogyne taronensis o C. weixiensis
La Coelogyne taronensis o C. weixiensis è una piccola Coelogyne epifita endemica dello Yunnan (regione del nord ovest della Cina) con habitat tipico delle foreste montane subtropicali, ad altitudini comprese tra i 2200 e 3500 metri.
Da considerare quindi una Coelogyne da “serra fredda”, epifita di piccole dimensioni, con pseudobulbi attaccati stretti longitudinalmente e rugosi, con inflorescenza proteranta.Leggi tutto “COELOGYNE TARONENSIS O WEIXIENSE.”
Una Coelogyne con fiori molto grandi e di colore diverso dal classico “bianco” delle Coelogine da serra fredda, quali la C. cristata o la C. mooreana. .
Come avrete notato, i due generi predominanti su questo blog, sono le Catasetinae (il primo amore non si scorda mai! 🙂 ) e ora le Coelogyne, generi a cui mi dedico con passione sia nel loro studio che alla loro ricerca e coltivazione.
Mentre per le Catasetinae il mercato e la coltivazione sono sempre più in aumento (forse grazie e per merito del grande Fred Clarke e, mi piace pensare, alle numerose schede che trovate su questo blog e alla passione che ci metto nel realizzarle), la coltivazione delle Coelogyne è molto trascurata.Leggi tutto “COELOGYNE LAWRENCEANA”
Questa Coelogyne sicuramente colpisce, il color verde smeraldo dei suoi fiori e la forma particolare del labello molto increspato e con delle escrescenze bianche, catturano l’attenzione.
Una piacevole scoperta, arrivata dall’Ecuador, vista crescere vegetativamente nel mio orchidario sino alla completa maturazione dei getti floreali e alla formazione di nuovi pseudobulbi, segno che il suo nuovo “habitat” gli è piaciuto e lo ha trovato confortevole!
L’articolo su questo blog verrà integrato nella descrizione delle specie con le foto delle relative fioriture della collezione e coltivazione di orchideeincasa.it .
Alcune Coelogyne … in serra!
LE COELOGYNE
Argomenti
Introduzione
Le specie
La coltivazione
Situazione climatica a Mukteswa मुक्तेश्वर (India)
Una Coelogyne poco considerata, sia per i blandi colori che per le dimensioni dei fiori.
E’ una pianta che spesso viene confusa con la Coelogyne ovalis (con la quale condivide il metodo di coltivazione) o la C. fuliginosa ma che assomiglia molto anche alla C. fimbriata.
Questa Coelogyne l’ho comunque in collezione, in quanto di modeste dimensioni rispetto a molte altre e perché considerata da serra fredda. Non sono delle valide motivazioni per l’acquisto ma i soggetti che poco sono pubblicizzati suscitano in me del fascino. E d’altronde come diceva Jim Morrison “ho bisogno di distinguermi dalla massa. Non mi sento al mio posto in mezzo alla maggioranza” 🙂
È una pianta molto sensibile alle divisioni ed al rinvaso…
Si raccomanda di non disturbare le radici. Le Coelogyne non amano il rinvaso e dopo lo stesso o dopo la divisione, potrebbero non fiorire per 2-3 anni.
Se si dividono non fioriscono!… e per fortuna! Fioritura febbraio 2022.
Si, l’uso del condizionale lo trovo molto doveroso! 🙂
Devo, con piacere, smentire quanto si trova scritto in rete perché, come potete vedere in foto, la fioritura dopo la divisione quest’anno è stata più generosa del solito.
Una volta formati i getti floreali (getti che se non rimangono in quiescenza per molti mesi, a partire dal tardo autunno si sviluppano sicuramente molto lentamente), ed essendo stato un inverno molto soleggiato con temperature relativamente miti (e con temperature in serra nelle prime ore del mattino abbastanza elevate), qualche bicchiere d’acqua l’ho dovuto dare al fine di evitare un eccessivo raggrinzimento degli pseudobulbi. Parlo, nello specifico della Coelogyne cristata, (ma questo vale per tutte le Coelogyne a fiori grandi che si coltivano in ambiente fresco, quelle della regione Himalayana, dell’India e del sud-est asiatico quali la C. mooreana e la C. mossiae) ma anche dei Cymbidium e dei Dendrobium nobile.Leggi tutto “SUPERARE I LUOGHI COMUNI (E L’INVERNO) CON LE COELOGYNE CRISTATA”
Come già scritto, delle circa 200 specie di Coelogyne relativamente pochi sono gli ibridi di questo genere e cioè una trentina in tutto (almeno quelle che a noi risultano! 🙂 ).
Coelogyne Linda Buckley
Le Coelogyne sono un genere fantastico, un genere considerato di nicchia, che se non viene ignorato o dimenticato sicuramente è poco considerato in coltivazione.
Per questo orchideeincasa.it approfondirà il tema, ampliando la sua collezione. E come potete notare già numerosi sono gli articoli inerenti questo genere. Le Coelogyne!
La Coelogyne Linda Buckley è uno dei pochi ibridi in commercio, ha dei fiori stupendi, con sepali ondulati (come la C.Cristata), portati su gambo eretto (come la C. Mooreana), con una lieve fragranza che può piacere o meno, e che fiorisce nel tardo inverno o al massimo all’inizio della primavera.Leggi tutto “COELOGYNE LINDA BUCKLEY”
Che botanici e tassonomi facciano molta confusione l’ho già scritto nell’articolo “La forma e la sostanza”. Nessuno me ne voglia! 🙂
Coelogyne graminifolia o viscosa. Fiori.
Ho acquistato come una Coelogyne graminifolia la pianta in foto a lato e che di seguito descriverò in questo articolo. Quindi, come di consueto, mi sono messo alla ricerca di informazioni al fine di convalidare le mie impressioni e il mio modo di coltivarla.
Ora, molti siti, compreso “Orchidspecies.com”, sito in continuo aggiornamento che comprende, tra l’altro, tutte le note sulla nomenclatura IOSPE, tiene ben distinta questa specie dalla C. Viscosa, attribuendo loro habitat naturali simili ma diversi, soprattutto per altitudine di ritrovamento e attribuendo loro anche diverse ambientazioni climatiche.
Descrivendo la Coelogyne graminifolia, la cui etimologia della parola significa letteralmente “foglia d’erba” – in quanto le sue foglie sono “simile all’erba” – si legge:
“Some authors conclude that this species is a synonym of Coelogyne viscosa. I will leave them separate until I can determine the veracity of this” che tradotto vuol dire, “Alcuni autori concludono che questa specie (la C. Graminifolia ndr.) sia sinonimo di Coelogyne viscosa . Le lascerò separate fino a quando di questo non potrò determinare la veridicità”.
Ricordiamo che in tassonomia per sinonimo si intende ognuno dei più nomi scientifici della stessa specie, usati per indicare il medesimo ordinamento .
Attualmente la “World Checklist of Selected Plant Families”indica quale nome “ufficiale o “accettato” la Coelogyne viscosa e indica quale sinonimo per l’appunto la Coelogyne graminifolia.
Fatta questa lunga ma importante premessa, procedo a descrivere come personalmente la coltivo e come sono riuscito a portarla a fioritura.Leggi tutto “COELOGYNE VISCOSA O GRAMINIFOLIA”