SPIRANTHES CERNUA

Spiranthes cernua

Di alcune terricole a fioritura primaverile abbiamo già scritto (i Cypripedium, le Bletille, le Calanthe) ma sino ad ora non abbiamo mai trattato di una orchidea terricola a fioritura estiva o autunnale : la Spiranthes cernua.

Non comune da vedere, in quanto la rosetta vegetativa assomiglia ad un’erbaccia e molti orchidofili non hanno il posto e le condizioni per coltivarla all’esterno.

Il termine Spiranthes deriva dal greco che descrive la bella forma dell’inflorescenza e cioè del classico “fiore a spira”.

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I CYMBIDIUM “CASCADE”

Due Cymbidium alla finestra!

Dei Cymbidium ha scritto Simone a suo tempo, con dovizia di particolari, in uno dei primi articoli comparsi su questo blog.

Nello stesso, Simone annoverava tra le “pecche” del classico Cymbidium a fiore grande (diffuso prevalentemente nelle zone fredde del continente asiatico, soprattutto nelle regioni elevate delle Cina e alle pendici dell’Himalaya, territori soggetti per lo più ai due monsoni, uno asciutto e secco e uno piovoso) le grandi dimensioni della pianta o per meglio dire l’ingombro della stessa che, una volta passata l’ammirazione per la fioritura, lascia posto alla demotivazione per l’ingombro e per la differente gestione nella coltivazione.

Oggi parleremo del cugino del Cymbidium descritto in premessa, il Cymbidium Cascade che è una pianta dall’aspetto simile al classico Cymbidium Indiano, ma con dimensioni più ridotte e adatte ai nostri appartamenti (di media è allocato in vasi di altezza di 20 cm e la parte fuori terra ha un’altezza di circa 40 cm), ha foglie molto più morbide, con degli pseudobulbi di dimensioni minori e inflorescenza a “cascata” invece che eretta e lunga come quella del comune Cymbidium. Leggi tutto “I CYMBIDIUM “CASCADE””

ONCIDIUM – ORCHIDEA BALLERINA O FARFALLA.

Generalità.

Oncidium

Gli Oncidium contano oltre 400 specie, possono essere definite sia orchidee terricole che epifite, provenienti per lo più dall’America Centrale e Meridionale, spaziando tra diversi e variegati habitat assimilabili alle nostre “serre” calde e a quelle “fredde” e cioè dalle calde temperature a livello del mare alle temperature fredde delle quote montane. Se proprio si dovesse identificare geograficamente il posto natio, sicuramente lo stesso è lungo tutta la cordigliera delle Ande (Perù, Colombia ed Ecuador) anche se ne troviamo in Messico, in Florida e in Brasile.

A seconda della forma del loro fiore sono chiamati anche orchidee “ballerine” o orchidee “ farfalla”.

Per questo è sempre meglio leggere e conservare l’eventuale cartellino con le indicazioni di coltura, che di solito si trova al momento dell’acquisto. Leggi tutto “ONCIDIUM – ORCHIDEA BALLERINA O FARFALLA.”

MILTONIA

Generalità.

Miltonia ibrida

Una delle orchidee più commercializzate, oltre le conosciutissime Phalaenopsis, è sicuramente la Miltonia. Potete trovare svariate ibridazioni in qualsiasi grande ipermercato.

Il più delle volte è confusa con la Miltoniopsis ed entrambe hanno fiori che ricordano le viole del pensiero anche se, osservandole bene, la differenza dei petali esiste.

Miltonia e Miltoniopsis … come distinguerle?

La Miltonia ha due foglie alla sommità dello pseudobulbo che sono distanziate e separate tra loro da un tratto di rizoma mentre la Miltoniopsis ha una sola foglia con pseudobulbi arrotondati, compressi lateralmente e raggruppati strettamente, di norma piatti . Leggi tutto “MILTONIA”

THECOPUS MAINGAYI

di Marco Malacarne.

Generalità

Thecopus maingayi © Marco Malacarne.

Il genere Thecopus comprende solo due specie molto simili tra loro: Thecopus maingayi e Thecopus secunda.

Thecopus maingayi è una pianta epifita di medie dimensioni a crescita simpodiale. Gli pseudobulbi sono alti 2-3 cm e larghi circa 1-1,5 cm e portano una singola foglia lunga 10-15 cm.

L’infiorescenza pendula, emessa dalla base dello pseudobulbo, porta fino a 10 fiori di colore verdi con maculature rosse o marroni più o meno evidenti. Il labello è bianco a volte maculato. I fiori, larghi circa 2-2,5 cm, durano circa 2 settimane e si aprono in rapida successione sullo stelo. Leggi tutto “THECOPUS MAINGAYI”

AFROPECTINARIELLA SUBULATA (ANGRAECUM SUBULATUM)

di Marco Malacarne.

Generalità

Afropectinariella subulata © Marco Malacarne.

Il genere Afropectinariella è stato istituito molto recentemente da Maurielle Simo-Droissart e Tariq Stevart e comprende 5 specie originarie dell’Africa occidentale una volta appartenenti alla sezione Pectinaria del genere Angraecum. Inizialmente l’ìntera sezione Pectinaria era stata separata dal genere Angraecum e descritta come Pectinariella, ma studi più approfonditi hanno portato alla separazione delle specie originarie dell’Africa occidentale, ora descritte come Afropectinariella, dalle specie originarie del Madagascar e dell’Africa orientale che sono state lasciate nel genere Pectinariella.

Come già detto il genere Afropectinariella comprende 5 specie con caratteristiche uniche come i fiori piccoli portati da steli molto corti inseriti lungo il lungo fusto pendente e molto ramificato che porta foglie persistenti strette e carnose addirittura appuntite verso l’apice. Leggi tutto “AFROPECTINARIELLA SUBULATA (ANGRAECUM SUBULATUM)”

ANGRAECUM SCOTTIANUM

di Marco Malacarne.

Generalità

Angraecum scottianum © Marco Malacarne.

Il genere Angraecum comprende numerosissime (circa 200) specie di orchidee a crescita monopodiale originarie dell’Africa continentale e delle isole adiacenti. Il genere Angraecum è suddiviso in 19 sezioni e comprende specie molto diverse tra loro, dal grande Angraecum eburneum che produce foglie lunghe anche più di un metro e fusti alti fino a 150cm ai piccolissimi Agraecum della sezione Nana che presentano foglie e fusti lunghi al massimo pochi centimetri.

Angraecum scottianum presenta un fusto lungo 20-30cm, solitamente pendente e ricoperto da foglie terete persistenti di colore verde scuro lunghe 6-10 cm. L’infiorescenza viene emessa in primavera o in estate e porta 1-4 fiori bianchi non ruspinati. I fiori cerosi sono molto grandi rispetto alle dimensioni della pianta, presentano un labello sproporzionato a forma di conchiglia; lo sperone è lungo più di 20 cm. Leggi tutto “ANGRAECUM SCOTTIANUM”

MILTONIA MORELIANA

di Marco Malacarne.

Miltonia moreliana © Marco Malacarne.

Generalità

Il genere Miltonia è stato descritto da John Lindley nel 1837 prendendo come esempio la specie brasiliana Miltonia spectabilis. Inseguito il genere è stato diviso in due, separando le Miltoniopsis che hanno caratteristiche di coltivazione ben diverse dalle Miltonia. Il genere Miltonia è affine ai generei Oncidium, Odontoglossum e Brassia con i quali sono noti anche ibridi intergenerici complessi.

Miltonia moreliana, conosciuta fino a poco tempo fa come Miltonia spectabilis var. moreliana, è stata descritta da Achille Richard nel 1848. Si tratta di una pianta a crescita monopodiale con pseudobulbi di forma ovoidale, spessi 5 – 10 mm, larghi 3 – 5 cm e alti fino a 10 cm; distanziati sul rizoma. Ogni pseudobulbo porta due foglie apicali ed è avvolto parzialmente in altre due foglie basali che con la maturazione dello stesso si seccano e cadono. L’infiorescenza emerge dallo pseudobulbo maturo e porta 1, massimo 2, fiori molto grandi con petali viola scuro e labello rosa, gradevolmente profumati. Leggi tutto “MILTONIA MORELIANA”

GASTROCHILUS RETROCALLUS

di Marco Malacarne.

Gastrochilus retrocallus © Marco Malacarne.

Generalità

Il genere Gastrochilus comprende 52 specie originarie dell’Asia orientale. La specie appartenenti a questo genere sono a crescita monopodiale e presentano foglie molto ravvicinate inserite su un corto stelo, come struttura assomigliano un po’ alle Phalaenopsis. Le infiorescenze vengono emesse lungo lo stelo, solitamente sono molto corte e portano numerosi fiori molto ravvicinati.

Gastrochilus retrocallus è una specie un po’ diversa dalle altre appartenenti al genere Gastrochilus, la pianta è molto piccola e le infiorescenze portano pochi fiori. Per molto tempo infatti questa specie è stata classificata come Haraella retrocalla, nome con cui è molto nota tra gli appassionati orchidofili. Leggi tutto “GASTROCHILUS RETROCALLUS”

PLEIONE WHARFEDALE “PINE WARBLER”

di Marco Malacarne.

Pleione Warfedale ‘Pine Warbler’ © Marco Malacarne.

Parentela.

La Pleione Wharfedale è un ibrido molto particolare, generato dall’impollinazione di Pleione Hekla, a fioritura primaverile con il polline di Pleione Lassen Peak, ibrido a fioritura autunnale.

La Pleione Hekla è un ibrido primario, registrato nel 1982, tra Pleione pleionoides e Pleione humilis, entrambe a fioritura primaverile. È un ibrido a fioritura abbastanza precoce e con steli brevi, caratteristiche ereditate da Pleione humilis. Il fiore è color viola petunia, il labello è macchiato di rosso scuro, con prominenti creste gialle al suo interno, caratteristiche derivate invece da Pleione pleionoides. La Pleione Lassen Peak è un ibrido generato dall’impollinazione di Pleione praecox con il polline di Pleione x Lagenaria, derivato a sua volta dall’incrocio Pleione maculata e Pleione praecox. La Pleione Lassen Peak, come i genitori, è un ibrido a fioritura autunnale che eredita la dimensione del fiore, la forma del labello, il colore dei petali e dei sepali da Pleione praecox. Da Pleione maculata, invece, derivano la colorazione e le maculature del labello. Leggi tutto “PLEIONE WHARFEDALE “PINE WARBLER””

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