Premettendo che questo blog non ha né l’ambizione né la pretesa di essere usato per tesi universitarie o per trattati scientifici, facciamo una piccola riflessione – o se preferite una digressione al tema principale di questo sito – su “forma e teoria, sostanza e pratica”.
Inutile dirlo, a chi coltiva in modo pratico e vuole condividere le proprie conoscenze, rendendo pubbliche le pagine di questo diario, della forma e della teoria poco importa.
Mi tornano alla mente le parole di un giudice “orchideofilo” e quelle di un noto coltivatore…
Il Giudice: “Io odio i tassonomi (ndr. ‘tassonomo’ o ‘tassonomista’ ? Ai professori l’ardua sentenza! 🙂 ) perché non fanno altro che rovinare la vita a tutti”…
Il coltivatore : “La differenza tra i tassonomi e i botanici ?
I botanici fanno le scatole, i tassonomi mettono l’etichetta alle scatole e poi cambiano le stesse etichette senza dirlo, quindi l’importante non è cambiare le etichette… Ma soprattutto dirlo!”.
Quanto sopra riportato per far capire che anche chi è del “mestiere” qualche problema lo ha, sia con l’interpretazione della nomenclatura scientifica, con l’identificazione e il posizionamento dovuto ai continui cambi di definizione o di nomi, che con l’interpretazione della stessa.
Ma qui siamo ad altri livelli…
Chi si è sempre incuriosito di botanica, ma anche di zoologia o di altre scienze sa che esistono precise regole per scrivere i nomi scientifici delle piante, il sistema di nomenclatura binomia o binomiale, ad esempio, dice che il primo nome deve fare riferimento al genere e deve essere scritto sempre con l’iniziale maiuscola.
Es: Coelogyne
Il secondo nome identifica invece la specie, (epiteto specifico); quest’ultimo andrebbe invece scritto sempre con l’iniziale minuscola.
Es: mooreana
Entrambi i nomi andrebbero scritto in corsivo
Es: Coelogyne mooreana
Seguirebbe a tale specie, tra due parentesi tonde, sia l’autore che l’anno di descrizione della pianta , dove il nome dell’autore non andrebbe mai in corsivo:
Es: Coelogyne mooreana (Rolfe 1907)
E non è finita qui… 🙂 ci sono poi le indicazioni delle sottospecie, passando da un sistema di nomenclatura a due nomi a quello a tre nomi (nomenclatura trinomica) e via dicendo. 🙂 🙂
Si tenga inoltre presente che molta documentazione trovata in rete non segue scrupolosamente questa regola, per ovvie ragioni di comodità, di difficoltà nella formattazione delle pagine web, etc.
Es: Coelogyne mooreana (… e questo è un sito con la S maiuscola! 🙂 )
A scanso di critiche, precisiamo che nella foto ad inizio articolo è stato messo volutamente un ritratto di John Lindley e non di Carl von Linné (creatore della nomenclatura binomia) per una semplice questione “fotogenica” … Lindley viene meglio!
Ma il principio generale resta!
E parafrasando Victor Hugo…
“Concisione nello stile, precisione nel pensiero, decisione nella coltivazione”.
Tassonomi, botanici e professori vari sono stati avvisati !
I nomi delle piante, scritti come li trovate ora nei titoli e negli articoli di questo blog rimangono tali. 🙂
Buona continuazione di lettura a tutti!