CALANTHE CARDIOGLOSSA (scheda di coltivazione)

di Marco Malacarne.

Generalità

Calanthe cardioglossa. Il fiore © Marco Malacarne.

Il genere Calanthe comprende circa 200 specie originarie principalmente dell’Asia, alcune specie sono presenti anche in Africa. Il genere Calanthe viene diviso nei due sottogeneri Preptanthe e Eucalanthe poiché le specie in esso racchiuse mostrano caratteristiche molto differenti tra loro. Le specie appartenenti al sottogenere Preptanthe sono tutte originarie di luoghi caldi e con una marcata stagione secca. Esse sono caratterizzate da grossi pseudobulbi che si formano ogni anno sopra la superficie terrestre e perdono le foglie quando entrano nel periodo di riposo. Le specie appartenenti invece al sottogenere Eucalanthe non hanno pseudobulbi e presentano invece una rosetta basale di foglie persistenti. Esse sono originarie principalmente delle aree tropicali umide, ma le specie più conosciute crescono in Giappone, Cina e Korea, esse sono rustiche anche nei nostri climi. Le Eucalanathe sono anche le uniche specie appartenenti a questo genere rinvenute nel continente africano.

Calanthe cardioglossa appartiene al sottogenere Preptanthe. È una pianta principalmente terricola alta 30-70 cm con pseudobulbi alti circa 8 cm che presentano una strozzatura a circa metà dell’altezza. Le foglie decidue, in numero variabile tra 2 e 4, sono portate dalla sommità dello pseudobulbo, esse sono lunghe 22-50cm e larghe 4-7cm. Le infiorescenze, emesse nel tardo autunno dalla base degli pseudobulbi appena maturati, portano 5-20 fiori di piccole dimensioni di colore variabile dal rosa al lilla (raramente bianchi) con puntinature rosse, i fiori virano all’arancione per qualche giorno prima di cadere.

Calanthe cardioglossa. Fiori © Marco Malacarne.

Habitat

Calanthe cardioglossa è originaria del sud-est asiatico, in particolare viene rinvenuta in Laos, Myanmar, Vietnam e Tailandia come specie terricola in foreste sempreverdi o decidue, ma con una marcata stagione secca. Cresce ad un’altitudine compresa tra 300 e 1700 metri.

Temperatura

Questa orchidea è molto adattabile e poco esigente in fatto di temperatura: coltivo la mia con minime di 16-17°C in inverno, mente in estate sopporta tranquillamente massime intorno ai 35°C, l’unico accorgimento che adotto in estate è mantenere una buona umidità ambientale per scongiurare gli attacchi del ragnetto rosso.

Luce

Calanthe cardioglossa necessita di un’esposizione abbastanza luminosa, tollera anche il sole diretto durante il periodo di crescita e maturazione degli pseudobulbi. Quando entra in riposo questa specie perde le foglie, quindi non necessita di molta luminosità.

Umidità

Durante il periodo di crescita gradisce un livello di umidità del 70%. Anche durante il periodo di riposo questa specie gradisce una buona umidità, vanno sospese solamente le bagnature.

Acqua

Utilizzare preferibilmente acqua da osmosi inversa a cui vengono aggiunti sali fino a raggiungere circa 400 µS/cm di conducibilità, il pH ottimale è compreso tra 5,5 e 6,5.

Fertilizzazioni

Concimare abbondantemente (almeno 2 volte a settimana) quando le nuove vegetazioni sono in crescita, continuare fino a quando gli pseudobulbi sono maturi e le prime foglie cominciano ad ingiallire. Quando le foglie ingialliscono e cadono sospendere le concimazioni.

Calanthe cardioglossa. © Marco Malacarne.

Ventilazione

Mantenere sempre una buona ventilazione, in particolare quando si formano le nuove vegetazioni, molto soggette a marciumi causati dal ristagno dell’acqua.

Media e rinvaso

Utilizzare un substrato composto da una miscela di bark medio, lapillo e pomice lavati a cui si può aggiungere anche un po’ di agriperlite. Il substrato deve trattenere sufficiente umidità, ma al contempo essere molto drenante e deve lasciar circolare una sufficiente quantità di aria per evitare che le radici marciscano. Personalmente sconsiglio vivamente di utilizzare sfagno, agriperlite pura o il terriccio per orchidee che si trova nei garden center, tutti questi sono troppo pesanti e creano un ambiente asfittico e troppo umido.

Rinvasare ogni anno dopo la fioritura e prima dell’emissione dei germogli, durante il rinvaso eliminare le radici dell’anno precedente e i vecchi pseudobulbi rinsecchiti.

Calanthe cardioglossa. Pseudobulbi © Marco Malacarne.

Altro – curiosità

Calanthe cardioglossa, come molte altre Calanthe decidue, è molto facile da riprodurre: durante il rinvaso“rompere” lo pseudobulbo all’altezza della marcata strozzatura che si trova a circa la metà della sua altezza e piantare entrambe le parti nel substrato di coltivazione. Far asciugare molto bene il taglio prima di procedere al rinvaso per evitare marciumi, è utile spolverare la ferita con un poco di polvere di Cannella. Molto spesso lo pseudobulbo si “rompe” da solo durante il rinvaso perché la strozzatura è molto fragile, probabilmente questa strategia riproduttiva viene utilizzata anche in natura.

Calanthe cardioglossa. Scheda di coltivazione

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