COELOGYNE MOOREANA

La bellezza del grande fiore di una Coelogyne mooreana. Foto © Daniele Menotti-Pratesi

Io continuo a stupirmi. È la sola cosa che mi renda la vita degna di essere vissuta.”
(Oscar Wilde)

Non so se lo stupore sia sufficiente per considerare la vita degna di essere vissuta, ma sicuramente questa pianta, di stupore e meraviglia, ne ha suscitato molto in me.

E l’ho subito comperata!

Forse la pianta più costosa della mia collezione , ma ne valeva la pena!

Vi lascio con una scheda di coltivazione di chi me l’ha consigliata, l’amico Daniele Menotti-Pratesi.

Coelogyne Mooreana . Rolfe, 1907

Coelogyne mooreana. Foto © Daniele Menotti-Pratesi

La Coelogyne mooreana è una delle più spettacolari Coelogyne botaniche disponibili per la coltivazione amatoriale: difficile non farsi ammaliare dalle sue infiorescenze, che recano grandi fiori bianco purissimo ravvivati da un tocco giallo crema intenso posto sul labello. Fra le più facili del genere da coltivare (anche in casa), la Coelogyne mooreana rimane ancora oggi una pianta poco presente nelle collezioni, ma che sicuramente non passa inosservata.

La relativa rarità determina un prezzo non proprio economico, ma sicuramente meritato.

Origine

Vietnam. La C. mooreana è diffusa in altopiani compresi fra 1200 e 1300 metri s.l.m, nelle aree dei monti del Lang Biang.

Aspetto

Coelogyne mooreana. Foto © Daniele Menotti-Pratesi

Di stazza media, la C. mooreana raggiunge un’altezza di circa 40 cm pur mantenendosi abbastanza compatta in larghezza. La pianta presenta pseudobulbi ovali, allungati, abbastanza ravvicinati, ciascuno dei quali porta due lunghe foglie lanceolate e carnose caratterizzate da nervature che conferiscono alle foglie stesse un’ottima resistenza: ciò è difatti fondamentale per la sopravvivenza in Natura della pianta, in quanto nelle aree di origine essa è sottoposta a venti forti e piogge torrenziali tipiche della stagione monsonica. Le radici sono sottili e ben sviluppate, ricoperte da velamen bianco.

Coltivazione

Boccioli in formazione di Coelogyne mooreana. Foto © Daniele Menotti-Pratesi

Si tratta di un’orchidea da clima temperato-fresco (temperatura diurna ideale attorno ai 25-26 gradi), con sbalzi giorno/notte di almeno 5-6 gradi in estate e fino a 14 in inverno. Il tasso di umidità non deve essere troppo basso (ideale superiore al 60%), mentre le annaffiature devono essere frequenti e molto abbondanti durante il periodo vegetativo, badando a evitare ristagni d’acqua che potrebbero facilmente far marcire le sottili radici. La collocazione in substrati ben drenanti e areati è necessaria. Personalmente coltivo in bark di pezzatura media, con una piccola percentuale di sfagno (circa 15%). In inverno si dovranno diradare le annaffiature, in quanto questo periodo corrisponde in natura alla fine dei monsoni e innesca il riposo vegetativo; per regolarsi basterà monitorare gli pseudobulbi nati dopo l’ultima fioritura, che non dovranno raggrinzire troppo onde scongiurare il pericolo che la pianta non fiorisca l’anno seguente. Le foglie delle vegetazioni più giovani dovranno rimanere verdi, mentre può succedere che quelle più vecchie cadano. Le irrigazioni aumenteranno progressivamente non appena la pianta inizierà a far crescere le nuove radici in primavera.

L’illuminazione deve essere medio-alta (20’000 – 25’000 lux) durante il riposo e nel periodo di accrescimento, forte quanto la pianta può sopportare senza che le foglie brucino o ingialliscano per l’eccessivo irradiamento; potrà essere minore durante la fioritura.

La concimazione va fatta con moderazione, avendo cura di evitare accumuli di minerali: a tal fine, un risciacquo del substrato con acqua non concimata è consigliato almeno una volta al mese.

Fioritura completa di Coelogyne mooreana. Foto © Daniele Menotti-Pratesi

Fioritura

La C. mooreana è una Coelogyne proteranta: ciò significa che le infiorescenze compaiono prima dello sviluppo degli pseudobulbi. Esse nascono fra la primavera e l’inizio dell’estate, arrivando a completa maturazione nell’arco di circa 3 mesi: ciascuna porta da 3 a 7-8 fiori grandi, profumati, ben distanziati sulla spiga florale (la quale misura circa 35 cm), che si aprono pressoché simultaneamente e durano circa 5-6 settimane se tenuti in luce non troppo intensa a temperature fresche. Eccessive temperature (superiori ai 27-28 gradi) causano la non apertura completa dei fiori, i quali appassiranno rapidamente nell’arco di qualche giorno. Nella coltivazione amatoriale, soprattutto domestica, è possibile che la pianta fiorisca in anticipo o in ritardo rispetto al periodo di fioritura che ha in natura: ciò è molto utile, vista la media dei climi che si hanno in Italia, in quanto le fioriture estive vengono irrimediabilmente compromesse dalle elevate temperature. Le fioriture fra la fine di settembre e il mese di ottobre sono normalmente le più auspicabili per godere della bellezza dei fiori.

Particolarità della pianta è quella di sviluppare una spiga da cui i boccioli si separano con un movimento di 90 gradi verso l’esterno, andando a svilupparsi completamente dopo aver perso una sorta di “cappuccio” protettivo la cui caduta è assolutamente normale e non deve destare preoccupazioni.

Coelogyne mooreana. Foto © Daniele Menotti-Pratesi

Rinvaso

La C. mooreana si rinvasa quando il vaso non è più sufficiente a contenere le radici o quando le nuove vegetazioni non sono più contenute dal vaso stesso. È opportuno cercare di maneggiare le radici con cura evitando di romperle o di causare eccessivo stress alla pianta, in quanto le Coelogyne sono note per non gradire particolarmente il rinvaso (sebbene, nella mia esperienza, la C. mooreana si sia dimostrata molto più tollerante in merito rispetto alle sue simili).

Daniele Menotti-Pratesi, 2021

4 pensieri riguardo “COELOGYNE MOOREANA”

  1. Ciao! Articolo interessante, io ho appena recuperato una C. mooreana con diversi pseudo bulbi tagliati e solo delle foglie. Ho notato oggi che sta buttando fuori una nuova vegetazione alla base di uno dei bulbi. Solo che non ho capito ora cosa dovrei fare. Per ora l’ho bagnata poco, quando mi sono accorta della punta nuova ho annaffiato con concime. Posso procedere con le concimazioni regolari o meglio non esagerare? La pianta sta davanti a una porta finestra esposta a sud, stanza riscaldata solo di giorno a 19 gradi circa. Umidità intorno al 60 perché è insieme ad altre orchidee.

    1. Ciao.
      Non esagerare mai con le fertilizzazioni soprattutto in questo periodo. Procedi con le fertilizzazioni regolari quando sarà primavera e più caldo.

      1. Grazie!
        Avendo buttato fuori una vegetazione nuova non sapevo come regolarmi, visto che è appena arrivata! 200ms potrebbero andare bagnandola regolarmente (1 volta alla settimana)?

        1. Certo!
          Ricorda però di bagnare prima con acqua senza fertilizzante e dopo circa 30 minuti dare l’acqua con fertilizzante.
          Ciao

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