IL “RAGNETTO ROSSO” – TETRANYCHUS URTICAE

Mi scrivono… : “ il ragnetto rosso mi ha invaso la casa un paio di anni fa, e ancora ci sto combattendo!” .

Il ragnetto rosso sulle orchidee

Quando si coltiva in appartamento è molto facile che, uno degli acari più aggressivi e temibili, attacchi le nostre orchidee. Esso è appunto il “ragnetto rosso”, il cui nome scientifico è Tetranychus urticae.

Come quasi tutti gli acari può rivelarsi un vero problema e può fare dei danni gravissimi.

Lo si può notare sulle foglie, dove si trova soprattutto nelle pagine inferiori, le quali diventano bianco giallastre ma soprattutto risultano cosparse di minuscoli buchetti.

Questa bestiaccia si nutre succhiando la loro linfa, è un “parassita fitofago” e cioè che si nutre di parti vegetali, mimetizzandosi tra quella che sembra polvere.

Ma il più delle volte non gli serve mimetizzarsi… è talmente piccolo che anche chi possiede una buona vista non lo vede senza l’ausilio di una lente.

Dico che è facile ritrovarselo sulle piante d’appartamento perchè esso prolifera – e si trova a suo agio – negli ambienti, se non proprio “secchi”, quantomeno poco umidi e caldi. Praticamente la stragrande maggioranza dei nostri appartamenti.

Il clima caldo e secco favorisce, per l’appunto, la sua moltiplicazione che puo arrivare ad oltre 10 generazioni all’anno. Ribadiamo questo concetto per poi capire come combatterlo.

Come detto questi acari producono numerose generazioni durante l’anno ed il loro ciclo è favorito con l’aumento delle temperature.

Di seguito un interessante video del ciclo vitale del Ragnetto Rosso a cura della Koppert (Biological System)

Ecco perchè non basta un semplice trattamento per debellarlo.

Le soluzioni “naturali“ consigliate sono diverse … la nebulizzazione della pianta, i macerati e decotti di ortica, aglio o cipolla da cospargere sulle foglie, o se proprio vogliamo qualcosa di forte ma biologico, il sapone molle potassico magari mescolato con l’olio di Neem.

Ora, a parte l’odore in appartamento che si può considerare, usando un eufemismo, più o meno “gradevole”, con i sistemi sopra descritti il risultato non è per nulla garantito. E’ necessaria troppa costanza e ripetitività nel trattamento, mentre il moltiplicarsi di queste bestiacce risulta puntualissimo … e non sbaglia mai un colpo!

Altra alternativa biologica è immettere un antagonista, l’ Amblyseius Andersoni , che è un grande “divoratore” di acari, e che sicuramente prossimamente proverò.

Sul sito della Koppert (Biological System) si trovano in vendita svariati antagonisti e prodotti molto interessanti.

Ma torniamo al “nostro” ragnetto rosso!

Questo “acaro” non è da sottovalutare in quanto con la sua azione “parassita”, tra l’altro, fa si che le piante siano più vulnerabili ad attacchi funginei, alle batteriosi e alle virosi. Le virosi, che si presentano in svariate forme, sono incurabili.

Molti coltivatori quale rimedio alle virosi bruciano le piante per evitare che si propaghi. Ma, visto il momento che tutti noi stiamo vivendo, evito di dilungarmi su questo discorso!

Di virus ne abbiamo oramai tutti piene le scatole! 🙂

Quando si notano i segni della presenza del ragnetto rosso, siano esse le piccolissime ragnate o i segni sulle foglie è forse oramai già troppo tardi, l’infestazione è già in atto in maniera imponente e per rimediare ai danni di solito occorrono diverse stagioni

Perciò, non appena accertata la sua presenza, si deve combatterlo immediatamente. Io, come avrete capito, uso prodotti specifici e mirati alla sua eliminazione, non appena vedo l’inizio dell’infestazione o alla prima comparsa dei sintomi d’attacco … senza nessuna esitazione e perdita di tempo.

Conosco gente che ha perso gran parte delle loro orchidee …. quando non tutte. E il più delle volte il tutto è cominciato con un attacco di ragnetto rosso, poi di cocciniglia e per non farsi mancare nulla con l’insorgere di quanto sopra descritto.

Casualità?

Non voglio mettere angoscia ma conoscere il “nemico” è fondamentale, “prevenire è sempre meglio di curare”.

Questa è la stagione giusta!

Ma di questo ne parleremo prossimamente..

Avrete sicuramente capito che io uso insetticidi specificici ( o per meglio dire fitofarmaci). In presenza di tutti i parassiti aggressivi come gli acari, non uso mai prodotti blandi o prodotti biologici, ma solo quelli mirati e nelle dosi indicate, in quanto questi parassiti se non si debellano completamente si autoimmunizzano e diventano sempre più insensibili ai prodotti.

Non faccio distinzione se siano presenti uova o adulti ma faccio un trattamento drastico contro tutto il ciclo di vita e di rigenerazione del ragnetto rosso .

Perchè?

Considerate sempre che la lotta al ragnetto rosso ( e agli acari in generale) si suddivide principalmente in due fasi, una contro l’uovo e l’altra contro l’acaro adulto o quello mobile.

Perciò la guerra contro queste bestiacce va combattuti con due prodotti diversi, un ovicida e un adulticida.

I prodotti in commercio sono molteplici ma personalmente uso un mix di Borneo della Bayer in dose di 1 ml/litro (che è un ottimo ovicida) con il Vertimec Ec della Syngenta ( che è un ottimo adulticida) sempre in dose di 1 ml/litro. I prodotti sono miscelabili.

Faccio almeno tre – quattro trattamenti, a distanza di 15 giorni l’uno dall’altro, in quanto se rimane un solo uovo attivo l’infestazione riprenderà come prima se non in modo maggiore.

E come mi ha insegnato Elio, dal quale ho appreso molto sull’uso e sulla manipolazione di questi veleni, raccomando a tutti la massima attenzione. I prodotti per debellare gli insetti sono “VELENI” …. e come tali vanno trattati, usando prudenza, protezioni adeguate (sia per le vie aeree che per la pelle e gli occhi) e seguendo le indicazioni.

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