Dei Cymbidium ha scritto Simone a suo tempo, con dovizia di particolari, in uno dei primi articoli comparsi su questo blog.
Nello stesso, Simone annoverava tra le “pecche” del classico Cymbidium a fiore grande (diffuso prevalentemente nelle zone fredde del continente asiatico, soprattutto nelle regioni elevate delle Cina e alle pendici dell’Himalaya, territori soggetti per lo più ai due monsoni, uno asciutto e secco e uno piovoso) le grandi dimensioni della pianta o per meglio dire l’ingombro della stessa che, una volta passata l’ammirazione per la fioritura, lascia posto alla demotivazione per l’ingombro e per la differente gestione nella coltivazione.
Oggi parleremo del cugino del Cymbidium descritto in premessa, il Cymbidium Cascade che è una pianta dall’aspetto simile al classico Cymbidium Indiano, ma con dimensioni più ridotte e adatte ai nostri appartamenti (di media è allocato in vasi di altezza di 20 cm e la parte fuori terra ha un’altezza di circa 40 cm), ha foglie molto più morbide, con degli pseudobulbi di dimensioni minori e inflorescenza a “cascata” invece che eretta e lunga come quella del comune Cymbidium.
I fiori sono molto più piccoli e raccolti e l’inflorescenza è per l’appunto pendula o a cascata e può raggiungere gli 80 – 100 cm.
Le inflorescenze si formano dal tardo autunno sino a quasi tutto l’inverno e sono molto colorate e differenti tra loro. Non entriamo negli innumerevoli nomi di fantasia dati a questo tipo di orchidee (il bianco C. Sarah Jean “Ice Cascade”, il rosso pallido “Karina”, il quasi nero Kiwi Midnight “Geyserland”, che trovate nelle foto di quest’articolo) ma cerchiamo di descrivere come si dovrebbero coltivare al fine di aver stupende fioriture.
Temperature.
Considerando che i genitori di quasi tutte queste piante (che per lo più – quelle in commercio – sono ibride) sono originari delle regioni subtropicali e tropicali dell’Asia e dell’Australia, possiamo generalizzare sostenendo che la giusta temperatura in fase di crescita si aggira attorno ai 18-28° C e la temperatura ottimale in inverno è attorno ai 10-18° C.
Nei circa tre mesi della fase di maturazione dei boccioli e fino alla loro completa apertura, le temperature notturne non dovrebbero superare i 12 – 15° C.
Quasi tutti i “Cascade” che si trovano in commercio sono orchidee da serra intermedia e non fredda e quindi non hanno un periodo di riposo così marcato.
Per questo si dovrebbe mantenere la temperatura sotto i 15°C durante lo sviluppo della spiga floreale, in quanto se i boccioli si sottopongono a temperature elevate è molto probabile che secchino ed abortiscano.
Anche se asciutti, mai far subire ai Cascade temperature minime sotto i 5°.
Substrato.
Considerando che, oltre che epifite sono anche piante terrestri o terricole, il substrato deve garantire una ottima drenabilità e deve essere molto aperto: bark di pezzatura medio-grande, qualche pezzo di carbone (attenzione però che con l’andar del tempo il carbone tende a trattenere in eccesso il fertilizzante e le impurità dell’acqua di irrigazione), pomice o perlite o qualche pezzo di polistirolo che alleggerirà il vaso, un po’ di torba acida di sfagno mista a foglie di faggio risultano essere un mix perfetto.
Fertilizzante.
Il sistema di fertilizzazione che seguo, alla luce del fatto che le inflorescenze si hanno nel tardo autunno e durante l’inverno, è l’impiego di un fertilizzante ricco di azoto durante la primavera e comunque dopo la fioritura, uno bilanciato verso la fine di maggio e sino alla fine dell’estate quando comincio con uno ricco di fosforo al fine di favorire la fioritura.
Uso il fertilizzante di media ogni 2 settimane in primavera/estate mentre in inverno una sola volta al mese circa. Per i Cascade uso 1 grammo di fertilizzante minerale ogni litro di acqua d’irrigazione, alternando le fertilizzazioni all’impiego di pellet di cavallo disciolto ovviamente nell’acqua.
Luce.
I genitori di molti ibridi hanno il loro habitat naturale nel sottobosco .
Possono prendere piena luce solare quando il sole non è troppo forte, per questo, considerando le temperature minime che sopporta, li tengo al riparo dalla luce solare diretta in estate e all’esterno mentre in inverno sono in serra anche in piena luce.
Come per altre orchidee se il colore delle foglie è di un bel verde mela è sintomo di giusta illuminazione ambiente, se invece il colore delle foglie è verde scuro vuol dire che non c’è abbastanza luce.
Umidità:
La giusta umidità si aggira attorno al 60% soprattutto durante la formazione della spiga floreale.
I Cascade amano ambienti umidi e ventilati e il terreno deve essere mantenuto sempre umido durante la coltivazione.