Berry Oda, Dendrobium

Un breve articolo,  volto prevalentemente per farvi conoscere un altro Dendrobium, nato dall’incrocio tra  Dendrobium Mini Pearl, (a sua volta ibrido) tipica da serra calda, e Dendrobium Kingianum, di cui ha gia parlato Gioacchino. Da questo incrocio deriva il Berry Oda, che trova la sua condizione ideale a temperature intermedie, quindi in inverno lontano da temperature troppo basse.

Una media ideale è tra i 10° e i 30° e con umidità attorno al 70%. 

Dendrobium Berry Oda presenta una fioritura abbondante come il Nobile, ma i fiori non sono portati direttamente sulle canne da piccoli peduncoli bensi, portati a spiga da un lungo peduncolo. Altra differenza i fiori non si sviluppano lungo tutta la canna ma si presentano solo negli ultimi nodi ed essendo portati da lunghi peduncoli, superano in altezza la parte verde della pianta.  I fiori sono più piccoli di quelli del Nobile, di un bel colore rosa e anche profumati.

Le foglie sono di un bel verde, più scure rispetto al Nobile e anche più coriacee. Il contrasto tra i colori della parte vegetativa e la parte floreale rende la pianta molto bella e appariscente.

Un altro modo per moltiplicare Berry Oda, oltre a quella dei keiki, che come già detto da Gioacchino,  la produzione di questi inficerà la futura fioritura, è quella di attendere che il vaso sia occupato interamente dagli pseudobulbi , a questo punto si potrà procedere con la propagazione della pianta tramite la divisione

Non mi dilungo oltre su questa coltivazione in quanto io, la tratto e la tengo assieme al Nobile, quindi seguo quanto già scritto nel relativo articolo.

La mia pianta l’anno scorso l’ho divisa in tre parti per due care amiche, il terzo restatomi ha fatto la sua bella fioritura.

Un saluto

28 pensieri riguardo “Berry Oda, Dendrobium”

  1. Ciao Simone, sono Federica.
    Quindi la mia Berry Oda che ho comprato una settimana fa con tanti bei fiorellini e che ho subito annaffiato, perché credevo fosse sofferente e assetata, dovrei, trattandola come un Nobile, metterla al fresco e attendere buone nuove in primavera? La pianta è in grande forma, le foglie sono verde brillante e all’apice di qualche canna stanno crescendo copiosamente, c’è anche un piccolo ramoscello pieno di futuri fiori. Che fare?
    Grazie
    …e scusa le imprecisioni ma è la mia prima Berry Oda

    1. ciao e benvenuta,
      come avrai letto nel relativo articolo il Berry Oda lo curo esattamente come il DN, quindi in questo momento, siamo a Novembre, (le temperature minime non sono esattamente quelle del periodo, ma sono più alte) è in fase di riposo senza essere bagnato, solo leggere spruzzature sulle foglie e in piena luce(la luce di questo periodo non può arrecare danni).
      Sono riuscito a scorgere (con l’ausilio di una lente) l’inizio della fioritura ma ne siamo ancora lontani, mentre la tua, mi dici che è già in fioritura in quanto comprata di recente e quindi con ciclo forzato. Come vedi si trovano in due momenti differenti quindi differenti dovranno essere le cure, addirittura mi dici che le canne stanno ancora crescendo ed allora perchè vuoi sospendere le irrigazioni e metterla al freddo( ricorda che trova la sua condizione ideale a temperature intermedie, quindi in inverno lontano da temperature troppo basse).??? Dovrai come abbiamo detto anche nei DN, far assestare la pianta, e dall’anno prossimo riprendere il ciclo, ora goditi la fioritura.

      ciao a presto.
      felice giornata, simone

    2. Ciao Federica.
      Segui alla lettera 🙂 le indicazioni di Simone.
      Aggiungo solo alcune cose in quanto penso sia giusto sapere sempre che tipo di pianta abbiamo tra le mani 🙂 .
      Il Berry Oda ha, al 50% come genitore il Dendrobium Kingianum (trovi la scheda in sommario), pianta da serra fredda e per il restante altro 50% un Dendrobium da serra calda.
      Da ottobre sino inizio primavera lo puoi lasciare anche al sole “diretto”, purchè in autunno non prenda acqua e quindi sia riparato.
      Con tali “genitori” personalmente non scenderei mai sotto i 10-12°, ma soprattutto non bagnerei se è le temperature tendono al ribasso. Come per il nobile è il “fresco” e il “monsone secco” che stimola la fioritura.
      La tua pianta ha però già scollinato il periodo di “riposo” imposta dal rivenditore.
      Personalmente io ora lo terrei in un posto luminoso ma fresco (non freddo) e riprenderei ad annaffiarlo regolarmente (in primavera) quando vedi comparire i nuovi pseudobulbi.
      Una soluzione semplice ed efficace?
      Come consigliato da Simone ti godi la fioritura in casa
      caduto l’ultimo fiore, lo posizioni alla luce ma con temperature accettabili (quindi non all’esterno), ideale sarebbe una soffitta – con luce ovviamente – una serra, un garage, una stanza non riscaldata….
      Ora bagni quanto basta per portarlo a primavera dove potrai “ritararlo” 🙂 e riprendere regolari irrigazioni, fertilizzazioni etc. in modo che la pianta giunga ad una bella maturazione propedeutica al prossimo riposo invernale.
      Tieni presente che Simone abita più a sud di me che sono proprio ai confini con il Brennero ! 🙂
      Questo per dirti che devi osservare la pianta e conoscere il clima della tua regione al fine di trovare un giusto compromesso tra ambiente (il tuo) e le esigenze della pianta.
      Tanto per farti capire da me a ottobre le minime oscillavano tra i 0 e i 5°, ho sospeso le irrigazioni e messo all’asciutto tutte le orchidee da serra fredda.
      E ora ho i boccioli sui cymbidium e sui Dendrobium e i getti floreali che “galoppano” sulle C. Cristate!
      Insomma, un compromesso con le piante imposto dal mio clima e dalle mie condizioni ambientali. E se poi le fioriture le ho a Natale invece che a febbraio non è detto sia un male! 🙂
      O no?
      Ciao

      1. Grazie Gioachino
        sono davvero importanti i consigli che mi hai offerto. Io abito a Sasso Marconi, vicino Bologna e le temperature sono simili alle tue. Vedrò dopo l’ultima fioritura, di limitare al minimo le irrigazioni.
        Poi in primavera mi sa che vi ricontatterò ?.
        E siccome fra un po’ è Natale, buone feste ad entrambi.

        Federica

    3. Molto bene Simone, ho agito come da consiglio. Quindi, luce diffusa, temperatura 20° circa, irrigazioni quando il substrato è secco, vaporizzazione tutti i giorni. Grazie dei consigli e a presto.
      Federica

  2. Ciao sono Beatrice, sono in difficoltà con la mia Berry Oda, é con me da diversi anni e, non conoscendola, l’ho sempre trattata come le phalaenopsis (ora scopro che in inverno va tenuta asciutta e al fresco). In effetti da quanto ho letto sull’artocolo sul Dendrobium Nobile probabilmente la poverina ha sempre fatto dei nuovi pseudobulbi e io periodicamente ho eliminato quelli vecchi secchi ma pochissimi fiori ovviamente. Ha l’aria molto sofferente
    Clicca qui per ingrandire

    Clicca qui per ingrandire
    ,
    é molto disidratata e praticamente sono rimaste solo le radici aeree. Ho provato a rinvasarla un mese fa ma temo che il substrato acquistato, specifico per orchidee, non sia adatto, contiene bark di piccole dimensioni ma con molto humus e fibra di cocco, che trattengono parecchia umidità, forse più adatto a cymbidium? Sicuramente non a phalaenopsis non so però per il Dendrobium…qualche consiglio su come salvare la pianta? Grazie mille!

    1. Ciao e benvenuta,
      Leggendo il tuo commento mi immaginavo una pianta ridotta allo stremo e pronta alla spazzatura, mentre vedendo le foto la situazione non è terrificante……certo non buona ma non da spazzatura.
      Bisogna ricominciare tutto da capo ,dall inizio, sopratutto nella tua testa, hai capito che non è una phal, richiede attenzioni diverse, ma molte volte ci muoviamo in maniera automatica e torniamo a sbagliare, prenditi il tempo che ti serve, osserva.
      Ti consiglierei di rileggerti tutti gli articoli e i commenti sul DN, ricorda che è da serra intermedia e nel periodo caldo vuole essere bagnato ma non esagerare con le temperature basse.Sotto 10_12 gradi, eviterei
      Cosa farei io, non conoscendo il tuo ambiente le tue temperature minime serali e la disposizione alla luce della pianta……operazione di travaso, pulizia della pianta totale eliminazione di parti secche vuote marce. Nuovo vaso piu piccolo con anche i fori sulle pareti.legherei la pianta al vaso , rendendola stabile. Nuova corteccia, non conoscendo la tua mano e il tempo che puoi dedicare, suppongo che tu possa controllarla quotidianamente visto l’intensità con cui hai scritto il commento. Saremo sempre in tempo ad aggiungere materiali che trattengono umidità nei prossimi travasi, ora dobbiamo osservarla e capire la nostra mano. La corteccia deve essere medio piccola e coprire tutte le radici,.collocherei la pianta all esterno non al sole diretto, nei primi giorni del travaso…poi la avvicinerei alle zone piu assolate aumentando le annaffiature. NON SI BAGNA A RIDOSSO DELLA SERA, si abbassano le temperature e la pianta dovrebbe essere quanto meno asciutta….almeno per ora con queste basse tempersture notturne. La corteccia si asciugherà velocemente quindi altra acqua e spruzzature saranno necessarie, occorre osservare la pianta. Per vedere la crescita delle radici ti consiglio un vaso trasparente quello da phal x intenderci.se invece le temperature diurne da te, sono ancora basse, fatto il travaso la terrei a casa ad una buona luce, poi con l aumento delle temp all esterno.
      Per i fiori ci vorrà pazienza, ma iniziamo dalla gestione della pianta, nulla è compromesso.
      Saluti.

      1. Perfetto ti ringrazio, abito in provincia di Milano quindi senz’altro la terrei in casa, procedo come mi hai suggerito e dita incrociate! ?

  3. Ho appena acquistato una Dendrobium Berry Oda in fiore alla mostra di Monte Porzio Catone, non so se è a giusta o forzata fioritura, per ora messa in finestra interna con aggiunta luce led,temperatura sui 21°, vorrei sapere quando dare acqua ora ed a fine fioritura, fino a quando posso lasciarla dove è e suggerimenti come comportarmi nelle prossime stagioni. Scusa le troppe domande ma è una primaria e non vorrei perderla. Grazie.

    1. Ciao Carla.
      Il Dendrebium Berry Oda, come spiegato da Simone, è un orchidea da serra intermedia o temperata .
      Durante l’inverno le annaffiature vanno drasticamente ridotte ma mai completamente sospese (soprattutto se tenuti nei locali riscaldati) come invece si fa per il Nobile che per forza, va tenuto più al freddo..
      Alla temperatura quasi costante di un appartamento e essendo già in completa fioritura le irrigazioni ti consiglio di riprenderle regolarmente.
      Il substrato tra un’annaffiatura e l’altra deve asciugare ma mai seccare, è una pianta che teme i ristagni .
      Potrai cominciare ad aumentare alla formazione dei nuovi pseudobulbi, che di solito spuntano con l’aumento delle irrigazioni alla base della pianta. Per ora ti consiglio qualche tazzina d’acqua o la nebulizzazione abbondante del substrato.
      Ciao

  4. Ciao a tutti,
    sia il Nobile che il Berry oda non perdono le foglie in inverno vero? il mio Berry oda ha fatto 3/4 keiki con radici che hanno una lunga punta verde…siamo ai primi di ottobre, qual’è il momento migliore per staccarli e piantarliconsiderando che ne hanno 4/5 ciascuno e che la lunghezza massima raggiunge i 4-5 cm?
    Osservando le radici dei keiki vedo che sono in piena attività, quindi posso desumere che non sia ancora il momento di sospendere le annaffiature?
    Ho una serra dove metterli tra qualche settimana, ma registrando le minime e le massime già ora vanno da 16 a 35°C (quando batte il sole dentro fa molto caldo) credo quindi che quando saremo a dicembre le temperature saranno facilmente sotto i 10°C… ma voi le scaldate le serre?
    Buuummm! Scusate le tante domande ma vorrei fare il meglio e la lettura non è mai tanto utile quanto il confronto con chi ha esperienza!!
    Un saluto a tutti,
    Filippo Emiliani

    1. Ciao Filippo.
      Il Dendrobium Nobile è un orchidea da serra fredda. Non ha una caduta repentina delle foglie, ma in inverno qualcuna potrebbe diventare gialla o cadere. Questo di solito avviene nella stagione “secca” (il nostro inverno) e dalle canne più vecchie.
      Il Dendrobium Berry Oda è invece da serra intermedia e ha un riposo meno marcato del Nobile come si legge nella risposta data a Carla poco sopra.
      Sul rinvaso (e i keiki) leggi questo articolo e in particolar modo i commenti e le risposte date a Luisa in data 30/09/2022.
      I keiki personalmente li terrei al caldo, magari uniforme in modo possano crescere ad affrontare la prossima primavera già belli pronti e resistenti. Trovi tutte le risposte nell’articolo linkato.
      Sono le piante adulte e mature che non temono il “freddo” invernale (ma non il gelo) e la carenza d’acqua.
      Di seguito trovi qualche considerazione sull’ inverno e sulla
      serra fredda .
      Se hai domande ad hoc falle nell’articolo specifico. Ti risponderemo sicuramente!
      Ciao

  5. Buongiorno, volevo sapere se questa berry bisogna potarla perché il suo passaporto indica le forbici con le foglie potate. Grazie x la risposta

    1. Ciao.
      Il Dendrobium berry oda, come tutte le orchidee non si pota.
      Le orchidee, terricole o epifite che siano, vivono in natura (e cosi i genitori di tutti gli ibridi) e nessuno le pota.
      Le canne (come per il Dendrobium Nobile) fungono da “contenitori d’acqua e di nutrimento che permettono alle orchidee di superare i momenti di scarsa pioggia.
      Devi semplicemente togliere i fiori quando appassiscono o gli steli floreali e/o peduncoli quando seccano.
      Attenzione perché questo è un Dendrobium da serra intermedia e calda che necessita di irrigazione o bagnatura come consigliato nei commenti sopra.

      Ciao

    1. Ciao.
      I fiori secchi in natura cadono da soli, ma in appartamento non è “un bel vedere”. 🙂
      Del Nobile e del Berry oda, una volta che seccano io stacco i fiori manualmente. Cadono come le “foglie d’autunno”.
      Proprio ieri ho reciso tutti i fiori delle mie Coelogyne cristata, ma questo è un altro discorso perché si deve togliere tutto il getto floreale (che è ancora vitale) o aspettare che secchi.

      Ciao

  6. Ciao!! tra poco ..penso questo mercoledì 16 ..mi dovranno arrivare due steli di berry oda radicati come mi consigli di metterli a dimora? Ho preso il bark con corteccia di pino e biohumus…aggiungo polistirolo? Acqua? Grazie mille! È la mia prima Berry e ho paura !!!

    1. La scelta del substrato (soprattutto se si tratta di keiky) dipende tutto dal tuo ambiente e da come irrighi.
      Sicuramente deve essere sufficientemente drenante per evitare i marciumi radicali, possibilmente bark di piccola pezzatura, agriperlite o similari.
      La torba e l’humus tendono a compattarsi.
      Preferisco fare un irrigazione in più piuttosto che avere il substrato troppo bagnato per lungo tempo.
      Poi, ovviamente, è soggettivo!

  7. Ho un barry oda che da un anno si è riempito di keiki, poiché la pianta ha perso alcune foglie ho ritenuto opportuno staccarli mettendone 5 in un vaso con argilla in semidrocoltura. Non so se ho sbagliato ma ora cortesemente vi chiedo, per il futuro, se é normale la formazione dei keiki e se possono possono restare sulla pianta madre senza nuocere alla stessa. Grazie.

    1. Ciao.
      Come scritto da Simone nell’articolo i Keiki tolgono forza alla pianta e ostacolano la fioritura.
      Uno dei genitori è il Kingianum pianta che produce molti Keiki
      Il più delle volte però l’eccessiva produzione di keiki è segno di una errata coltivazione e di un eccesso di azoto nel fertilizzante.
      Le canne vecchie fungono da riserva di sostanze nutritive quindi non vanno tagliate se non secche e gialle.
      Ti consiglio di leggere tutti i commenti e le relative risposte per apprendere la coltivazione migliore| 🙂

      Ciao

  8. Ciao a tutti, grazie per i vostri preziosi articoli!

    A proposito di Berry Oda, grande dubbio riguardo le mie 2 piante. La più vecchia è stata recuperata 3 anni fa in condizioni disastrose, ma con rinvaso e pulizia è non solo sopravvissuta ma ora vive e vegeta benissimo. La seconda ne è una derivazione, cioè fatta con gli innumerevoli keiki presenti nella madre durante il recupero.
    Entrambe le piante hanno solo vegetato nell’anno successivo (2022), hanno avuto il loro inverno al fresco (in realtà solo un paio di mesi..) ed hanno cominciato a fare nuovi pseudobulbi la scorsa primavera.
    La situazione attuale è che adesso, a metà autunno, stanno già emettendo bottoni floreali.
    Da qui la mia domanda: vista la presenza dei bottoni floreali, devo comunque metterle al fresco ed osservare il periodo di riposo? Oppure meglio lasciarle in casa e portare avanti la fioritura?
    Di fatto è la prima volta che fioriscono, dunque non so come comportarmi.
    Grazie!
    Roberto

    1. Ciao Roberto.
      Complimenti per la futura fioritura!
      Hai capito con l’esperienza come farle fiorire (coltura dell’anno 2022 – 2023) la tua pianta. Ergo questa è l’esperienza migliore che nessuna stesura di articoli può eguagliare.
      Se poi lo hai appreso anche leggendo i nostri articoli ci rende felici!

      Come hai letto questa pianta è da “serra intermedia” e se l’ambiente dove la tieni ora non scende sotto i 10° va benissimo.
      Queste piante, durante il riposo, attingono alle riserve d’acqua contenute nei pseudobulbi.
      I fiori traggono “nutrimento” dalla pianta che dovrebbe avere già sufficienti riserve per poter portare avanti la fioritura.
      Se lo porti troppo al caldo adesso è un rischio in quanto dovresti dare acqua alla pianta stessa e quindi io la lascerei dov’è portandola all’interno solo quando i fiori sono sbocciati, cosi potrai goderti la fioritura senza rischiare.

      Tienila alla luce e, se le canne sono belle “cicciotte” non temere.
      Appena la rientrerai e comincerai a dare acqua nebulizzando la superficie superiore del substrato vedrai che nasceranno i nuovi pseudobulbi.
      Una volta spuntati aumenta gradualmente l’irrigazione.
      Io faccio (ma per le piante da serra fredda tipo le Coelogyne Cristata e i Dendrobium Nobile) un riposo che va da metà ottobre a fine marzo , ma agisco con qualche nebulizzazione del substrato quando la pianta lo richiede nelle giornate di sole verso le 10 del mattino quando le temperature cominciano ad aumentare. Tutte le piante da serra fredda le tengo in una serra dove la temperatura non scende mai sotto i 10° ma siccome è esposta ad est anche in pieno inverno la temperatura sale, per poche ore, anche sopra i 20 ° anche quando fuori ci sono pochi gradi. Per questo ogni tanto qualche goccia d’acqua mi vedo costretto a darla. L’importante è però che il substrato asciughi prima dell’arrivo delle minime notturne.
      Rammenta che in natura il secco “totale” non esiste, di solito l’elevata umidità, la rugiada, contribuisce a mantenere le riserve e le piante in salute.

      Spero di aver fugato i tuoi dubbi.
      Ciao

      1. Grazie Gioachino,
        Chiaro ed esaustivo!

        Dati per necessari i bisogni di coltivazione di ogni particolare specie, ho la convinzione che poi ogni singola pianta abbia un margine di adattabilità, più o meno ristretto od ampio, a condizioni leggermente diverse.
        Per le mie proseguirò in questo modo, anche perché non posso fare altrimenti: ho destinato una piccola stanza della casa a “serra fredda temperata, spegnendo il termosifone, dove la temperatura è ora di 17 gradi costante ma scenderà molto gradualmente ai 14/15. Sospendo le annaffiature (eventualmente leggere nebulizzazioni al substrato) e la riadatto ai 21 gradi del resto della casa a fioritura.
        Ti/vi terrò aggiornati.

        Grazie ancora!

  9. Buongiorno ,possiedo un Berry Oda e i germogli stanno crescendo sia alla base delle vecchie canne che tra le ultime foglie dove prima c’era lo stelo fiorifero .So che una pianta che mette molti keiki e infatti ci sono .Mi preoccupa la temperatura che ora si aggira sui 21 gradi di massima e 18 di minima ,forse troppo per aspettarsi un eventuale fioritura primaverile .Vorrei sapere se posso spostarla su una finestra riparata dove la temperatura esterna invernale scende fino a 9° e costante sui 11/11,5 °.I germogli se ne risentiranno ? Per quanto riguarda le annaffiature ? Grazie se potrà rispondermi

    1. Ciao.
      Il tuo commento è stato spostato nell’articolo che tratta di questa pianta che ti consiglio di leggere con le risposte ai commenti.

      Dalle temperature che mi citi deduco che scrivi dal sud o dalle isole maggiori quindi se riparato lo puoi anche tenere all’esterno.
      Da me ora le minime sono da -3° a +5° 🙂 quindi non ti preoccupare sino a che non scendono..

      Prima di tutto sicura che siano boccioli quelli che stanno spuntando e non nuove canne?
      Una foto aiuterebbe per darti una risposta più dettagliata.
      Nel sommario trovi l’articolo su come postare le foto nel blog.
      I miei li tengo in serra dove le minime sono sui 10°.
      Se il substrato non è bagnato, per me lo puoi spostare sulla finestra da te citata.
      Tieni però presente che uno sbalzo termico è sempre opportuno.
      Quando fiorisce ti consiglio di goderti la fioritura in casa.

      Se hai domande chiedi pure!

      Ciao

  10. Ciao sono yenni da Brescia,volevo capire come fare con la mia Berry Oda,adesso ha più di tre anni,ma nel ultimo anno è messo non è più fiorita e continua a gettare i keiki ovunque,ho notato che è sofferente perché sono diventate gialle alcune foglie, cosa posso fare? ….grazie

    1. Ciao Yenni.
      Segui i consigli di coltivazione leggendo anche le risposte date nei commenti sopra.
      In linea di massima quando ci sono questi problemi il tutto è dovuto ad un errato sistema di coltivazione.
      A presto!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Copy Protected by Chetan's WP-Copyprotect.