COELOGYNE MAYERIANA

Coelogyne mayeriana.

Le fioriture delle Coelogyne aumentano… continuiamo così la descrizione di questo stupendo genere!

Vista da Daniele e definita “inquietante” 🙂 

Questa Coelogyne sicuramente colpisce,  il color verde smeraldo dei suoi fiori e la forma particolare del labello molto increspato e con delle escrescenze bianche,  catturano l’attenzione.

Una piacevole scoperta, arrivata dall’Ecuador, vista crescere vegetativamente nel mio orchidario sino alla completa maturazione dei getti floreali e alla formazione di nuovi pseudobulbi, segno che il suo nuovo “habitat” gli è piaciuto e lo ha trovato confortevole!

Generalità.

Coelogyne mayeriana..

Originaria delle zone Indonesiane in generale, che spaziano dalla Malesia ma anche dalle isole di Sumatra, Giava e da tutto il Borneo, ha il suo habitat naturale sul livello del mare e quindi con temperature calde e ventilate, nel classico clima tropicale umido delle coste e delle foreste pluviali, dove vive come epifita ma anche come terrestre nell’humus creato dalle foglie cadute degli alberi sovrastanti.

Ha fiori molto simili alla “sorella maggiore” C. pandurata anche se molto più piccoli e meno vistosi, più simili alla Coelogyne brachyptera, tenuti in verticale, con labello centrale con macchie marroni molto scuro, ricoperto da protuberanze di color bianco. I fiori si aprono simultaneamente con una lieve fragranza di “lime” acerbo.

Coelogyne mayeriana. Getto floreale

E’ proteranta e cioè fiorisce prima dello sviluppo delle foglie e dello pseudobulbo.

Luce e temperatura.

Per fiorire ha bisogno di una media o per dire meglio “buona” illuminazione, con massimali che possono arrivare a 50000 lux.

E’ una orchidea da serra calda con minime mai sotto ai 21 – 22° e massime non superiori ai 35°, purché vi sia movimento d’aria. Nell’orchidario, con temperatura max in questo periodo di 26° e minima di 20° sta però crescendo molto bene, ergo è una pianta che si sa adattare, ovviamente entro certi limiti, limiti che non devono mai tendere al freddo e scendere sotto i 20°.

Umidità, irrigazione e substrato.

Coelogyne mayeriana. Nuovo pseudobulbo e getto in formazione

Ha bisogno di un’elevata e costante umidità, umidità relativa attorno all’ 80%.

Analogo discorso per l’irrigazione, in quanto nel suo habitat è sottoposta a precipitazioni abbondanti durante tutto l’anno. Durante la crescita attiva, immergo il vaso nell’acqua in media ogni due giorni prima che lo sfagno del “top dressing” asciughi.

Il substrato deve essere molto drenante, ho usato bark medio e inerte di origine vulcanica al 50% facendo, come sopra indicato, un top dressing con lo sfagno nella parte superiore del vaso con il duplice scopo di mantenere umide le radici in formazione e segnalarmi il periodo per una nuova irrigazione.

Fertilizzante:

Non avendo quest’orchidea un periodo di riposo e riducendo lievemente l’irrigazione durante l’inverno, fertilizzo alternativamente a ¼ di dose in inverno, mentre fertilizzo tutte le volte che irrigo in estate, sempre alle dosi sopra indicate. Va da sé che i vasi vanno lisciviati di frequente per evitare l’ accumulo di sali.

Seguo il consueto schema di fertilizzazione, alternando fertilizzante con prevalenza di  azoto in primavera, poi un fertilizzante bilanciato durante l’estate e un fertilizzante ricco di  fosforo in autunno. L’impiego di un fertilizzante bilanciato è più che sufficiente per non complicare eccessivamente la coltivazione e… la vita!

Buona coltivazione!

Di seguito una galleria fotografica dello sviluppo della pianta.

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