COELOGYNE CRISTATA . COME FARLA RIFIORIRE!

Su quella che considero la “regina delle orchidee” ho già scritto una dettagliata scheda di coltivazione ( si veda link di rimando in fondo al presente articolo).

Fioritura febbraio 2019

 

Avere una fioritura quando si compera una pianta magari già prossima alla stessa , è molto facile.

Non lo è ( per molti) se la dobbiamo far rifiorire noi, nel corso del ripetersi degli anni.

La coltivo oramai da tre anni, e sino ad ora, rinvasi compresi, non mi ha mai tradito. ( Per chi non lo sapesse molti coltivatori dicono che, come lo

Psychopsis è una pianta permalosa che non rifiorisce almeno per un anno dopo le divisioni e i rinvasi ).

Cosa per me non vera perchè l’ho sia divisa che rinvasata al fine di donarla agli amici toscani Marco e Francesca!

E’ sicuramente una pianta che va capita … e per capirla bisogna osservarla!

Abbiamo detto che, prima di fiorire, necessita di un periodo fresco e asciutto che coincide, come tempistica, con la fine dell’autunno, inizio dell’inverno.

Getti floreali

 

Ovviamente il modo di come farle passare l’inverno dipende da dove abitate. Le Cristate coltivate in Italia del Nord, del Centro e del Sud, hanno sicuramente necessità diverse… pur considerando che in natura vivono a quote tra i 1500 e 2600 m/slm, dove sicuramente non è caldissimo!

La coincidenza di cui si faceva riferimento sopra è con il clima generato dal monsone invernale, che nelle regioni dove vive questa pianta (le regioni tropicali e subtropicali specialmente dell’Asia Orientale e Sud-orientale,) dall’inizio di dicembre a buona parte di marzo, è solitamente caratterizzata da un clima estremamente asciutto anche se più fresco. In effetti la differenza tra il monsone estivo e quello invernale non è dovuto tanto dalla differente temperatura, ma sicuramente per la quantità di precipitazioni.

I coltivatori che conosco hanno tutti fioriture nei mesi di aprile – maggio, fioriture che rispecchiano perfettamente il ciclo naturale e temporale della pianta.

Getti floreali

 

Io, per esigenze ambientali e per scelta ( è stupendo avere uno scaffale fiorito in pieno febbraio, come si può vedere nella prima foto dell’articolo!) anticipo la stessa quasi sempre di un paio di mesi.

Scelta ma anche necessità, a causa delle temperature della mia regione ( dove quest’anno agli inizi di novembre la notte la temperatura scendeva già a 0°) quando alla metà di ottobre sospendo le irrigazioni, anticipando così la fioritura e il ciclo del riposo vegetativo di circa 2 mesi.

Le piante stanno all’esterno sino a che il gelo non rischia di danneggiarle e, alle prime avvisaglie di temperature prossime allo 0, le rientro nella posizione più fresca che ho.

Tale posizione può essere una stanza non riscaldata, una soffitta o un garage, purchè vi sia adeguata luce.

Dispongo di parte di una piccolissima soffitta. E così la trasformo in una “serra fredda” !

Tenendo presente che in questa stagione – nel loro habitat naturale – gli alberi non hanno più foglie, che i cieli sono per buona parte del mese sereni e che praticamente vivono in zone umidissime, ben si capisce come, naturalmente il “monsone invernale” (almeno nell’Italia del nord) per quanto riguarda la luce e il periodo asciutto sia praticamente impossibile da”riprodurre” naturalmente.

Climaticamente parlando, anche all’esterno delle abitazioni, siamo proprio all’opposto… Piogge, neve, nuvole e vento, contro un clima estremamente asciutto e perlopiù sereno!

Luci “serra fredda”

 

La mia soluzione? La temperatura fresca da raggiungere è facilmente ottenibile (socchiudendo o meno una finestra), l’umidità ( con qualche rara nebulizzazione, con un piccolo umidificatore, con la pianta appoggiata sopra una rete con sottovasi pieni d’acqua ) anche. Per la luce mi sono invece attrezzato con delle luci artificiali che riproducono lo spettro solare come si vede nella foto a lato!

E così ho ricreato quello che si avvicina di più all’habitat naturale della pianta.

Nelle immagini sopra lo stato attuale di alcuni getti floreali…. ancora un mese e mezzo, massimo due e sarà una cascata di fiori!

Buon anno a tutti!

Articolo precedente sulla COELOGYNE CRISTATA

6 pensieri riguardo “COELOGYNE CRISTATA . COME FARLA RIFIORIRE!”

  1. Ma quindi fiorisce in serra fredda..? O é necessario un aumento delle temperature e una ripresa dellirrigazione?
    Grazie.

    1. Ciao Luca.
      Tutto dipende dal tuo ambiente 🙂 .
      Mi spiego…
      Lo scorso anno la tenevo in soffitta, temperatura 10-18°.
      Umidità 50-60%.
      Ovvio che dovevo nebulizzare di media 2-3 volte la settimana ma mai irrigare, sino a fioritura avvenuta e anche in quel momento sicuramente senza esagerare.

      Quest’anno per le piante da serra fredda mi sono regalato un “nuovo” posto.

      In serra non vi sono solo fattori positivi (quest’anno da dicembre ad oggi le temperature – all’esterno – sono rimaste sotto lo zero raggiungendo anche i -10°), di contro quando non vi batte il sole ho un umidità che arriva anche all’85-90%… ergo sino ad oggi le nebulizzature sono state pochissime.

      Dove fiorisce?

      Se tenuta alle giuste temperature e umidità fiorisce ovunque purchè vi sia una sufficiente illuminazione, lo sbalzo termico ovviamente ci deve essere (considera che dove le tengo ora alla mattina arrivo anche a 25° e la notte scendiamo a +5°).
      Ecco uno dei mei 5 vasi ora

      Ma ribadisco… lo scorso anno sono state in soffitta tutto l’inverno e a fine gennaio erano in fiore.
      Quest’anno il freddo le ha fatte sbocciare ora e cioè un solo mese di ritardo, considera però che sono in anticipo in quanto i coltivatori le hanno in fiore circa a metà primavera.

      Spero di aver fugato i tuoi dubbi, altrimenti chiedi pure!

      ciao

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