IL PROBLEMA DELLA DORMIENZA NELLE CATASETINAE.

La mia esperienza di coltivazione preferita con una delle specie di orchidee che prediligo, come si può notare dai numerosi articoli di questo blog, è sicuramente quella inerente le Catasetinae.

La dormienza nelle Catasetinae

Ho eletto (a sua insaputa 🙂 🙂 ) mio mentore e “virtuale insegnante” Fred Clarke, titolare assieme a Carlos Lopez della Sunset Valley Orchids Inc., al quale devo praticamente tutto quello che ho appreso – e messo in pratica – sulla coltivazione di questo “genere” in appartamento, coltivando in una regione settentrionale del nord Italia, regione che nulla ha in comune con la California, dove Fred e Carlos vivono e coltivano le loro orchidee.

Il mio sogno è andare a visitare le loro serre e non è detto che un giorno non si possa fare. Sicuramente sarebbe una “full immersion” nella coltivazione delle Catasetinae.

Ma torniamo a noi.

Questo articolo prende spunto dal commento di Serena in merito alla Monnierara Millennium Magic “Witchcraft” e dalle molte domande dei nostri lettori inerenti la “dormienza”.

Premettiamo una cosa.

In questa settimana le temperature nella mia città oscillano da minime al di sotto dello zero termico a massime di 5°, nel sud Italia le temperature minime sono di  10° e le massime di 17°, a San Diego in California, vanno da 10° a 22°. Questo “excursus” nelle varie località del mondo è solo per dire che “in primis” si devono interpretare i segnali che le nostre Catasetinae ci danno quando decidono di entrare in “letargo”, segnali che devono essere colti al fine di apportare i giusti ed appropriati adattamenti colturali. Per fare ciò  si deve quindi conoscere  molto bene il proprio ambiente di coltivazione e avere un minimo di spirito di osservazione.

In natura la dormienza è “stimolata” dall’accorciamento delle giornate, dalla completa maturazione degli pseudobulbi, dall’abbassamento delle temperature e dalla mancanza di precipitazioni.

Tutti fattori metereologici e climatici che, se non si “ricreano”, in casa sono praticamente impossibili da raggiungere (la luce è quasi sempre accesa, la temperatura è costante e l’irrigazione la decidiamo noi, tendendo ad abbondare piuttosto che diminuire).

Lo stato vegetativo della pianta ci fa capire le mutate esigenze colturali di cui la pianta avrebbe bisogno. Per questo la si deve sempre osservare.

La dormienza nelle Catasetinae © “Sunset Valley Orchids”

A fianco una foto di Fred Clarke sui vari stadi dell’entrata in dormienza delle sue piante, dall’ingiallimento della punta delle foglie (prima pianta a sinistra) alla completa perdita ed entrata in totale dormienza  (ultima pianta a destra).

La “dormienza attiva” delle mie Catasetinae

 

Molte mie piante sono ancora in fiore ( “Cycnodes Wine Delight Jem” ), molte altre stanno iniziando ad emettere un nuovo getto floreale ( “Cycnodes Jumbo Michey” )” e altre stanno già emettendo un nuovo pseudobulbo ( “Cycnodes “Jumbo Puff” ) come potete osservare dalla foto qui a fianco. Va da sé che, nonostante tutto, il problema della dormienza va affrontato osservando singolarmente le piante e non vi è una formula generica e generalizzata che valga per tutte le piante e che ci possa accompagnare seguendo una tabella rigidamente calendarizzata. Le indicazioni sono sempre quindi di massima.

Uno pseudobulbo in marciscenza
Lo stato dell’impianto radicale dopo una errata irrigazione

Tempo fa avevo ceduto una mia Cycnodes Jumbo Puff che, pur essendo in fiore, aveva già cominciato la “doratura” delle foglie. L’irrigazione è continuata normalmente e il pessimo risultato è quello che vedete nelle due foto a lato. 

Ho tenuto contatti piuttosto fitti sia con Francesca (Regione Toscana) che non è riusciva  a far perdere completamente le foglie alla sua Fredclarkeata After Dark anche se sospendeva completamente l’irrigazione, sia con Valeria (Regione Calabria) che ha coltivato la Fdk su zattera. Nella speranza che le loro piante  siano fiorite, devo ribadire che in caso contrario il problema è soggettivo e non oggettivo, colturale e forse ambientale.

Ho però anche dedotto dagli insegnamenti di Fred ( i quali sono una pietra miliare per la coltivazione delle Catasetinae) che ”non tutte le piante perdono tutte le foglie verdi quando sono dormienti e non è raro che alcune mantengano alcune foglie ben oltre il giorno in cui l’irrigazione si sospende”

La cosa ha sicuramente dell’incredibile. Un altro motivo per cui le piante dovrebbero andare in dormienza belle “robuste” per poter rimanere  molti mesi senza acqua solo attingendo dalle proprie riserve immagazzinate. 

Un valido sistema per aumentare l’umidità attorno alle radici durante la dormienza.

Tutto ciò, detto e ripetuto, non è però mai sufficiente 🙂 . La voglia di dare “solo un pochino d’acqua” è più forte di noi!

Se proprio non riuscite a trattenervi nel dare acqua alle vostre piante per paura di un’eccessiva disidratazione durante la dormienza – o dovete tenere le piante in un ambiente troppo “secco” – prendete spunto da questa foto.

Un vaso, con una pianta dormiente, collocato in un altro vaso contenente acqua che non deve toccare il fondo del vaso della pianta. La giunzione tra il primo e il secondo vaso che funge da recipiente la potete sigillare con del nastro.  Così facendo la nostra pianta avrà un’elevata umidità attorno alle radici, anche mentre la pianta rimane asciutta durante la dormienza.

E parafrasando una frase di René Magritte posso sicuramente dire che

“La dormienza delle vostre piante non deve farvi dormire, al contrario, deve tenervi svegli!”

Grazie Fred!

23 pensieri riguardo “IL PROBLEMA DELLA DORMIENZA NELLE CATASETINAE.”

  1. Genialata!!! Grandissimo Jake. Ormai faccio l’ultimo tentativo, sai che non mi arrendo, e poi facciamo come fissato. Un abbraccio

  2. Salve! News dalla Calabria! Sta ingiallendo la terzultima foglia, ho rimosso le parti secche de foglie già cadute per mettere a nudo eventuali gemme a fiore, ma non si nota nulla… Grazie all’aggiustamento del pH della soluzione di irrigazione (da settembre in poi) ho raggiunto un buon diametro dello pseudobulbo ma di fiori non ne vuole sapere… L’anno prossimo la farò mangiare ancora meglio! Grazie per tutti i consigli!

    1. Ciao Valeria!
      Tieni duro e vedrai che ti fiorirà 🙂 .
      Una sola precisazione. Nella Fdk i getti floreali spuntano dalla base del pseudobulbo.
      Ciao

  3. Ciao Gioachino, ti posso chiedere se va bene mettere dell’argilla espansa sul fondo del sottovaso per creare umidità a queste orchidee? Grazie

    1. Ciao Silvia.
      Se nel sottovaso si!
      Se invece intendi nel vaso la risposta non è “secca” in quanto dovrebbe articolarsi in molti dettagli.
      Ti dico però che tutte le mie Catasetinae hanno argilla espansa sul fondo del vaso e alcune anche mescolata con il substrato.
      Si deve però essere consci dei pro e dei contro.
      Anche se non sembra, con i comuni materiali che formano il substrato per questo genere (sfagno, bark etc), l’argilla espansa inalza la zona di saturazione all’interno del vaso e quindi molte radici hanno più umidità o addirittura sono proprio “bagnate”. .
      Positivo?
      Dipende…. da quanto calore hanno, in che stagione e a che punto dello stato vegetativo sono etc.
      Se guardi le foto sul rinvaso e la divisione (articolo aprile 2020) puoi vedere che 2 -3 cm di argilla espansa non impedisce alle radici di propagarsi verso il fondo oltre al fatto che l’argilla espansa “ruba” spazio nel vaso.
      Diverso il discorso se i vasi fossero appoggiati su uno strato di argilla.
      Personalmente metto l’argilla espansa solo per evitare che il substrato esca quando irrigo pesantemente nei periodi di crescita attiva… lo sfagno fa già il suo lavoro per quanto riguarda l’umidità che deve stare attorno alle radici, in maniera abbondante, durante la crescita attiva.
      Inoltre, alcuni generi, tra le quali le Mormodes, (vedi l’articolo sulle Catasetinae più conosciute) sono maggiormente soggette a marciume radicale e quindi si deve diversificare la composizione del substrato in modo che lo stesso asciughi in tempi idonei. E alle volte l’argilla espansa non aiuta.

      Spero di averti risposto.

      Ciao

  4. Grazie mille, si io la metto nel sottovaso come per le altre orchidee.. ti chiedo una cosa per quanto riguarda il rinvaso, verso primavera vorrei rinvasarla adesso la pianta è in solo sfagno.. ti volevo chiedere i vecchi bulbi terminata la fioritura muoiono o in primavera riprendono a vegetare?

    1. Ciao!
      Per il rinvaso leggi questo e osserva le foto.
      I “vecchi pseudobulbi” non muoiono anche se non hanno più le foglie, ma se coltivati bene e quindi “belli cicciotti” generano nuovi pseudobulbi che a loro volta matureranno, fioriranno e successivamente andranno in dormienza per, poi, riprendere il tutto da capo.

      Edit.
      “ si io la metto nel sottovaso come per le altre orchidee. “
      A scanso di incomprensioni ricorda che se il sottovaso è a diretto contatto con l’argilla espansa umida, per capillarità, lo sfagno potrebbe assorbire molta della stessa umidità!
      Ti consiglio di usare un sistema simile a quello che vedi in foto QUI .
      Ciao

  5. Grazie mille ti chiedo ancora una cosa perché sui vari blog leggo pareri discordanti..al momento la mia pianta ha i boccioli e senza foglie quindi presumo sia in dormienza..bisogna dare acqua in questa fasa almeno finché ha i boccioli o no? Ho letto di una ragazza che, a detta sua, la pianta ha perso i fiori perché non bagnava.
    Grazie mille

    1. Ciao.
      Visto il tuo primo commento presumo che parli di una “Fredclarkeara After Dark”.
      La cosa più sbagliata che puoi fare è dare da bere ad una pianta completamente in dormienza.
      I fiori traggono energia dallo pseudobulbo, se le foglie sono cadute vuol dire che la pianta “dorme” e non ha bisogno di bere.
      Guarda gli aggiornamenti degli articoli sulla Cycnodes Jumbo Puff (clicca sul bottone verde a fianco), ma soprattutto a quello della Cycnodes Jumbo Mickey .
      Questa pianta ha fatto una seconda fioritura, “dall’inizio alla fine”, in completa astinenza d’acqua. Ho tagliato il ramo floreale (con ancora fiori belli integri ma che stavano sbiadendo) proprio oggi. Fioritura durata oltre un mese in completa astinenza idrica! 🙂
      Soprattutto in quest’ultima, se clicchi sull’ ultima foto dell’aggiornamento del 31/12/2020, puoi notare nel dettaglio la pianta.
      Capisco che non darle da bere sia faticoso e possa sembrare quasi contro natura.
      Se la cosa ti può servire ( a te, non alla pianta 🙂 ) e se proprio non ne puoi fare a meno nebulizza leggermente lo pseudobulbo e la parte superiore del substrato, stando bene attenta a non bagnare i fiori. Ma sappi che se lo sfagno attorno alle radici inattive si bagna tutto si trasforma in un rischio inutile.
      Leggi altrove che la pianta ha perso i fiori perchè non ha ricevuto acqua?
      Ma i fiori non sono eterni, possono durare una settimana, 15 giorni o un mese … dipende se sono fiori maschili o femminili (leggi l’articolo sulle Catasetinae più conosciute), dipende dalle condizioni ambientali in cui sono tenute, dal grado di luminosità, dall’umidità ambientale e da mille altri fattori.
      Spero di aver risposto alle tue domande..
      Ciao.

  6. Ciao Gioacchino,
    come promesso ecco la nuova foto della FDK anche sul blog.
    Clicca qui per ingrandire l’immagine

    https://i.postimg.cc/9FS1LpLH/fdK.jpg
    Lo pseudobulbo in alto a SX, il più grande dei tre, sta facendo le sue radici, come mi hai spiegato.
    Mi sono posta una domanda… Che devo fare? Nel senso… ora questi tre pseudobulbi metteranno tutti radici che rimarranno aeree, visto che stanno spuntando fuori dal bark, devo rinvasarla di nuovo in modo che stiano dentro?

    1. Ciao Serena.
      Le radici non resteranno aeree a lungo.
      Soprattutto quelle inferiori affonderanno nel substrato.
      Ecco perchè al momento non si deve dare da bere, in quanto l’acqua verrebbe assorbita solo parzialmente dalle radici del vecchio pseudobulbo ancora dormiente e comunque sicuramente non molto attive.
      Lasciale crescere e se proprio non resisti dai una nebulizzata alle radici, ma poco poco… e stando attenta a non bagnare le foglie pena la marciscenza di tutto il nuovo pseudobulbo.

      Ciao

      Edit: guardando bene la foto si vede che il nuovo pseudobulbo a destra ha le radici completamente nel substrato.
      Puoi cominciare a bagnare quando l’apertura delle foglie, da un estremo all’altro, arriva a 3-4 cm.
      Per esperienza questo vuol dire che le radici sotto hanno raggiunto una lunghezza di almeno 6-8 cm e sono in grado di assorbire.
      Ma mi raccomando… non avere fretta!

      Ri- ciao

    1. Ciao Clelia.
      Se vai su cerca e digiti il nome trovi ben 5 articoli completamente dedicati alla Fredclarkeara After Dark.
      Se per consigli intendi indicazioni su rivenditori per scelta editoriale non facciamo pubblicità a chi vende ne mettiamo banner pubblicitari sul blog.
      Sui motori di ricerca comunque ti compaiono alcuni rivenditori, ne trovi anche su ebay con notevole risparmio economico.

      1. Ciao,
        Precisiamo che la risposta di Gioachino, oltre hai motivi commerciali menzionati, nasconde anche uno spunto di riflessione: saper distinguere dal venditore commerciante dal venditore consapevole di cio che tratta.
        Ovviamente entrambi tendono alla massimizzazione del profitto, ma per noi acquirenti, la differenza è fondamentale, significa trovare , individuare una persona alla quale credere, esporre i nostri dubbi, chiedere chiarimenti, seguire i suoi suggerimenti e confrontarsi.
        Posso permettermi di pagare anche di piu una pianta, se individuo in quel negoziante una persona che conosce le piante e per tale le tratta. La conoscenza si paga.
        Un piccolo esempio x capire …..molte volte ho visto splendide Vanda dai fiorai, poi acquistate per la bellezza, per poi ritrovarmi dei morti in casa…chiedendo su come tale piante gli fossero state consegnate e trasportate,….. beh con il solito camion dei fiori…..
        PECCATO che il camion dei fiori sia un camion frigorifero.
        Pertanto nella risposta devi leggere fra le righe le seguenti parole”leggi bene gli articoli apprendi le condizioni che tale piante vuole, se le ritrovi nella tua casa inizia la ricerca del giusto venditore, ponendogli delle semplici domande x capire se sa di cosa sta parlando”.
        Saluti

  7. Ciao, leggo dell’ importanza dell’acqua per le Catasetinae, ho una Monnierara Millennium Magic Whitchcraft, ha un getto piccolino, circa 1 cm è in sfagno, davanti ad una finestra a NE. Temperatura 26° . Come mi comporto? La tengo ancora asciutta o posso nebulizzarla? L’ ho presa su eBay, è un solo bulbo piccolo, è verde. Grazie per l’ aiuto

    1. Ciao Stefania.
      Se mi posti una foto con postimages (trovi un articolo su come fare) posso essere più preciso.
      Trovi la descrizione e come la coltivo QUI .
      Alcuni suggerimenti in base al tuo commento.
      1. Luce, Quante ore di luce solare prende? E’ filtrata? Ha bisogno di moltissima luce. L’ideale sarebbe sud (all’interno), io alcune le ho all’esterno a nord, pieno sole dalle 6e30 alle 11, ma la luce esterna (anche se all’ombra) è più diffusa che quella all’interno. E’ la prima volta che lo faccio in anni e vi saprò dire.
      2. Irrigazione. Va bagnata quando le radici hanno sufficiente forza per assorbire l’acqua e lo sfagno ne trattiene moltissima. Di solito le radici devono essere lunghe almeno 6-8 cm. Se non le vedi comincia a nebulizzare quando le foglie si sono aperte per almeno 3 cm circa tra un apice e l’altro.
      Trovi delle foto sull’ apertura delle stesse e il relativo inizio di irrigazione sulla scheda tecnica della Fredclarkeara After Dark.

      Ciao

    2. Ciao, oggi è arrivata questa monnierara witchcraft dalla Romania. Da quanto ho capito, leggendo i vari articoli, dovrebbe essere in dormienza e non posso annaffiare perché lo pseudobulbo nuovo è ancora troppo piccolo e non ha abbastanza radici per assorbire l’acqua. In realtà togliendo lo sfagno, che mi sembrava un pó umido e non completamente asciutto, non mi sembra abbia radici attive. Il resto dell’apparato radicale non mi sembra essere messo benissimo, le radici presenti sono poche e completamente vuote.
      Ho già fatto un tentativo con una pianta nella stesso identico stadio vegetativo, non ho annaffiato da quando è arrivata ma la nuova crescita invece di andare avanti è marcita e poi di conseguenza è seccata anche il resto della pianta (non ho travasato).
      Potresti indicarmi come trattarla per evitare che faccia la fine dell’altra piantina? Abito in calabria, oggi le temperature vanno dai 17 ai 10 gradi (sono cominciate a fiorire le prime phal e le altre sono quasi tutte in boccio), ho intenzione di travasare in bark, sfagno e perlite (come letto negli articoli).
      A disposizione, oltre al concime 31-11-11 e 12-52-5, alga special e 66f della gobbi, non so se potrebbero essere utili in questa fase o successivamente a ripresa vegetativa se sopravvive, se fosse stata una phal l’avrei già trattata ma quanto pare le catasetinae sono molto rigide e fiscali e potrei fare solo danni. Cosa mi consigli di fare?
      Grazie
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      1. Ciao.
        Questo è il periodo peggiore per acquistare le piante perché devono viaggiare nei furgoni sopportando temperature molto rigide (soprattutto se provengono da paesi dell’est).
        L’unica cosa che puoi fare ora è metterla in substrato asciutto (evita lo sfagno in questa stagione) … se quel nuovo pseudobulbo cresce va bene e potrai cominciare ad irrigare a tempo debito purché luce e caldo non manchino mai, se invece muore hai altri 2 pseudobulbi su cui contare nella speranza che possono darti nuove piante, che dovrebbero spuntare questa primavera.
        Ciao

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