Si dimentica troppo spesso che le nostre case non sono in mezzo alle foreste tropicali, il nostro non è il loro ambiente ideale. Ma vediamo come farle vivere al meglio!!!.
Magda è una nostra lettrice di Montelupo Fiorentino
Appassionata di orchidee è intervenuta su questo blog in merito alle Phalaenopsis ibride e alla Fredclarkeara After Dark dimostrando una apprezzabile ecletticità.
E ora, a dimostrazione di ciò, si è costruita autonomamente anche un “orchidario”.
Mi presento, sono Valeria, coltivo orchidee da diversi anni e siccome le informazioni su queste piante meravigliose non bastano mai, qualche tempo fa ho scoperto questo blog mentre cercavo notizie sulla coltivazione di una Fredclarkeara After Dark.
Ma facciamo qualche passo indietro… mia madre ama i fiori, di qualunque tipo e per anni ha avuto un Cimbydium sul balcone che fioriva regolarmente, poi l’idea di dividerlo e qui si spezza l’incanto, in poco tempo tutte le divisioni svanirono nel nulla.
Dopo un po’, arrivó a casa una Phalaenopsis bianca, neanche il giorno dopo ci fu il rinvaso in terra comune, mia madre non si spiegava perché l’avessero venduta con quei “pezzetti di legno”, secondo lei era impossibile che potesse crescere in quelle condizioni! Leggi tutto “QUANDO LE PHALAENOPSIS NON BASTANO PIÙ…”
stiamo giungendo alla fine di un anno veramente strano, confusionale e di reclusione (per questo aspetto, la speranza è massima) dove abbiamo imparato a superare le sfide che ci venivano poste e ci ponevamo.
Oggi preferirei non parlare più di “sfida”, termine che usai nell’ articolo relativo alle phal, bensi di “consapevolezza”; consapevolezza dell’ambiente che ci circonda nel quale facciamo vivere le nostre piante, che a questo punto scegliamo e compriamo non più in base a quello che ci racconta il venditore di turno, oppure solo per la bellezza del fiore, ma scegliamo e ricerchiamo quelle che maggiormente si prestano alle condizioni della nostra casa. La nostra abitazione è il luogo in cui viviamo, ci riposiamo dalle tensioni lavorative, dove ci sono i nostri ricordi e gli affetti ed allora perché ci vogliamo inserire elementi che potrebbero denotare e trasmettere sofferenza??
Abbiamo la consapevolezza di quali siano i fattori importanti per una pianta e sappiamo riconoscere quelli limitanti al loro sviluppo e alla loro fioritura, sappiamo trovare le giuste soluzioni per modificare, per mediare questo limite, non ci muoviamo più casualmente, ma consci del nostro ambiente, agiamo con riguardo e razionalità.
Quindi ora che sappiamo tutto, nulla ci potrà fermare dall’ avere piante perfette, sane e fioriture da record… MAGARI, la natura sempre ci sorprende, ci lascia con gli occhi aperti e la bocca spalancata.
Quante volte mi è capitato di veder fiorire una pianta che solo per passione ho deciso di non gettare, mentre il pensiero razionale mi avrebbe detto, analizzando tutti gli aspetti conosciuti che ormai persa. Oppure situazioni opposte, piante belle forti rigogliose che faticano a fiorire… evidentemente, tutto non lo conosciamo; abbiamo imparato qualcosa e sempre, se avremo voglia e passione, potremmo imparare.
Noi, di questa avventura ORCHIDEEINCASA, mai ci saremmo immaginati di trovare tanti amici lettori, tanti appassionati di orchidee, vi vogliamo fare i nostri più sinceri auguri di Buone Feste, sperando che il desiderio di conoscere sia sempre il vostro compagno di viaggio…
“ Perché è la curiosità che ci permette di alzarci ogni mattina”.
In un grande Ipermercato il padre ammira, assieme al figlioletto, un orchidea blu.
Penso… Un blu dello stesso colore dei cieli estivi, anche se quest’anno l’estate da noi non è stata un granché ! 🙂 E ora siamo a minime appena superiori ai 5° !!!
Esteticamente una meraviglia… botanicamente un vero abominio !!!
“Sai, per farle diventare blu, gli danno da bere un inchiostro speciale !” sostiene il padre.
“ Magari fosse così”, penso io… Se sapeste come le fanno diventare blu non le guardereste con tanta ammirazione.
Avrei voluto dire loro che in natura esiste solo la “Vanda Coerulea” che è di color blu naturale, che la Vanda è una delle specie di orchidee più apprezzate da noi collezionisti / coltivatori, che il trattamento che queste orchidee blu hanno subito è una vera e propria cattiveria… ma ho lasciato perdere.Leggi tutto “L’ORCHIDEA BLU … UN “FAKE” COMMERCIALE.”
Chi non ha mai ricevuto un bel regalo, ed in particolare una bella pianta, penso nessuno e fin qui tutto normale, ma quando quella pianta è un’ orchidea lo stupore e la meraviglia sono maggiori, perché il fascino che le riveste è qualcosa di particolare, vuoi perché arrivano da posti lontani, vuoi perché nelle nostre case non sono solitamente presenti.
Una volta passato lo stupore, ecco che compaiono i primi dubbi e le incertezze: dove la metto, quanta acqua e tutte quelle radici fuori dal vaso ?????
Dubbi legittimi perché non conosciamo esattamente l’ambiente in cui le orchidee vivono e le loro necessità, ignoranza che ci porta a trattarle come le nostre consuete piante di casa. Nonostante tutta la nostra passione ed amore, specie se la pianta ci è stata regalata da una persona cara, l’orchidea lentamente deperisce.
QUI INIZIA LA SFIDA …
L’orchidea con cui ho iniziato è quella più comune, maggiormente presente dai fiorai e nelle catene della grande distribuzione… la Phalaenopsis.
Una volta terminata la splendida fioritura, si vorrebbe farla rifiorire subito ma ci vuole tempo e dedizione, intanto l’orchidea si presenta più o meno cosi: uno o più lunghi steli che portavano la fioritura.
Ecco allora il manifestarsi di un altro dubbio, cosa faccio di quegli steli, li lascio o li taglio e se li taglio dove lo faccio ??? A volte la pianta ci aiuta e piano piano diventano gialli e seccano, in questo caso si tagliano vicino alla base.
Invece se rimangono verdi possiamo decidere ma comunque nel punto in cui si erano aperti i fiori, non nascerà più nulla, mentre nella parte inferiore a dove c’era la fioritura si possono notare dei piccoli scudetti attaccati allo stelo, da li potrebbero svilupparsi nuovi steli secondari o addirittura una nuova piantina. Solitamente si contano, partendo dal basso, due/tre di questi scudetti e si taglia. Leggi tutto “PHALAENOPSIS, UN REGALO O L’INIZIO DI UNA SFIDA ?”
Tutti noi, prima o poi, abbiamo se non posseduto, visto una Phalaenopsis. Gli ibridi di questa orchidea ( a differenza delle specie botaniche) sono i più facili da coltivare in casa e sicuramente, nel bene e nel male, quelle più commerciali.
Insomma, questa pianta è stata la prima orchidea per quasi tutti noi appassionati di questi fiori e forse, anche per questo, attualmente, ci sono più di 100 000 ibridi della Phalaenopsis in commercio.