FREDCLARKEARA AFTER DARK – L’ ORCHIDEA NERA ! (scheda di coltivazione)

Scheda di coltivazione dedicata a Francesca.

Con la Coelogyne Cristata condivide sicuramente il podio delle mie orchidee preferite.

Per il colore, per la forma dei fiori, per il profumo degli stessi e perché ho dovuto veramente studiare per farla fiorire, ma soprattutto per capirla.

Se capita… è una pianta semplicissima e che, per almeno un terzo dell’anno, non dovrete neppure guardare!

Si tratta di un ibrido ottenuto dalla Mormodes Paint Desert x il Catasetum Donna Wise.

Nella corrispondenza tenuta con Fred Clarke – della Sunset Valley Orchids – ho avuto ottimi consigli, anche se alcuni ho dovuto adeguarli alle mie esigenze ambientali.

Come tutte le Catasetinae ha un periodo di crescita (vegetativa e poi floreale) e un periodo di riposo denominato dormienza.

Il ciclo annuale della pianta si può suddividere nel seguente modo : Leggi tutto “FREDCLARKEARA AFTER DARK – L’ ORCHIDEA NERA ! (scheda di coltivazione)”

LE CATTLEYE – ( scheda di coltivazione)

di Gioachino.

Un articolo dedicato a Simone!

Le Cattleye sono orchidee stupende provenienti dalle foreste tropicali e subtropicali del Centro e Sud America, quali il Brasile, il Messico, il Guatemala, il Venezuela , la Colombia, la Guyana, il Perù.

Ve ne sono di innumerevoli colori , con fiori di svariate dimensioni che si fanno sempre notare. Sapendo scegliere si potrebbe avere – con poche piante – fioriture praticamente per tutto l’anno.

Che dire genericamente di questa pianta? Leggi tutto “LE CATTLEYE – ( scheda di coltivazione)”

CHE ACQUA DARE ALLE ORCHIDEE ?

Le orchidee sono, per lo più, piante epifite e cioè piante che vivono ancorate su altre piante, tronchi e rocce… attenzione ancorate ma non “parassite”!

Le radici vengono usate come sostegno ma anche per ”ossigenarsi” e ovviamente per procurarsi il nutrimento.

Il nutrimento viene portato all’orchidea per lo più attraverso l’acqua.

Quindi che acqua usare?

Personalmente ritengo molto importante la qualità dell’acqua. Essa deve essere priva di elementi inquinanti o patogeni, deve (o dovrebbe) avere il giusto ph ( che indica la basicità o l’acidità della stessa, dove la grandezza da 0 a 7 indica che l’acqua è acida e da 7 a 14 indica che l’acqua è basica).

Senza addentrarsi nelle “preferenze” delle singole specie, si può dire che un ph di 6.2 è un giusto compromesso per quasi tutte le nostre piante.

Ma per la maggior parte di chi non vuole disquisire su nozioni tecniche la domanda rimane sempre la stessa “Quale acqua usare?”

Qui le scuole di pensiero (ma forse sarebbe meglio dire le metodologie comunemente usate) sono principalmente tre.

Senza voler tediare nessuno rispolverando vecchi appunti di chimica o voler usare i termini come quelli sopra usati ( tutti termini ed unità la cui conoscenza è basilare sia per capire che acqua si sta’ usando che per sapere che acqua dare) cercherò di essere il più diretto e meno accademico possibile.

Veniamo quindi al dunque. Leggi tutto “CHE ACQUA DARE ALLE ORCHIDEE ?”

PHALAENOPSIS, UN REGALO O L’INIZIO DI UNA SFIDA ?

di Simone.

Chi non ha mai ricevuto un bel regalo, ed in particolare una bella pianta, penso nessuno e fin qui tutto normale, ma quando quella pianta è un’ orchidea lo stupore e la meraviglia sono maggiori, perché il fascino che le riveste è qualcosa di particolare, vuoi perché arrivano da posti lontani, vuoi perché nelle nostre case non sono solitamente presenti.

Una volta passato lo stupore, ecco che compaiono i primi dubbi e le incertezze: dove la metto, quanta acqua e tutte quelle radici fuori dal vaso ?????

Dubbi legittimi perché non conosciamo esattamente l’ambiente in cui le orchidee vivono e le loro necessità, ignoranza che ci porta a trattarle come le nostre consuete piante di casa.  Nonostante tutta la nostra passione ed amore, specie se la pianta ci è stata regalata da una persona cara, l’orchidea lentamente deperisce.

QUI INIZIA LA SFIDA …

L’orchidea con cui ho iniziato è quella più comune, maggiormente presente dai fiorai e nelle catene della grande distribuzione… la Phalaenopsis.

Una volta terminata la splendida fioritura, si vorrebbe farla rifiorire subito ma ci vuole tempo e dedizione, intanto l’orchidea si presenta più o meno cosi: uno o più lunghi steli che portavano la fioritura.

Ecco allora il manifestarsi di un altro dubbio, cosa faccio di quegli steli, li lascio o li taglio e se li taglio dove lo faccio ??? A volte la pianta ci aiuta e piano piano diventano gialli e seccano, in questo caso si tagliano vicino alla base.

Invece se rimangono verdi possiamo decidere ma comunque nel punto in cui si erano aperti i fiori, non nascerà più nulla, mentre nella parte inferiore a dove c’era la fioritura si possono notare dei piccoli scudetti attaccati allo stelo, da li potrebbero svilupparsi nuovi steli secondari o addirittura una nuova piantina. Solitamente si contano, partendo dal basso, due/tre di questi scudetti e si taglia. Leggi tutto “PHALAENOPSIS, UN REGALO O L’INIZIO DI UNA SFIDA ?”

E’ DIFFICILE COLTIVARE LE ORCHIDEE ???

Coltivare le orchidee in casa è tanto facile quanto può risultare difficile.

Premettiamo che le orchidee sono innumerevoli (anche se, per lo più , parliamo di orchidee tropicali) e che non è vero che devono avere sempre temperature calde o caldissime o luce tutto l’anno.

Le orchidee si trovano pressoché dappertutto,
 anche noi, in Italia,  abbiamo “orchidee selvatiche o spontanee”, se ne trovano all’equatore ma anche in Canada, dai livello del mare, ai quasi 4.000 metri d’altezza sulle montagne di alcuni remoti paesi.

Vi sono orchidee da “serra fredda – intermedia – calda”, orchidee che hanno bisogno di luce intensa e orchidee che, vivendo nel sottobosco di foreste fittissime, ne hanno bisogno di meno.

Perché questa premessa? Leggi tutto “E’ DIFFICILE COLTIVARE LE ORCHIDEE ???”

COELOGYNE CRISTATA – (scheda di coltivazione)

di Gioachino.

In internet si trovano numerose schede di coltivazione sulla Coelogyne Cristata; molte prendono spunto da quella che si trova sul sito di Patrizio De Priori “ Orchidee, ti racconto” e in particolar modo a quanto esposto in questo link inerente il genere Coelogyne, di cui consigliamo la lettura a tutti gli interessati.

La Coelogyne Cristata è una pianta originaria delle montagne del sud est asiatico, dell’ Asia centrale quali quelle Himalayane o del Buthan, dell’ Asia meridionale quali quelle del Nepal . Si trovano inoltre anche in Cina, in Thailandia, nel Tibet e, senza voler fare un lungo elenco di località, si può dire che il suo habitat naturale sono le montagne e foreste muschiose comprese tra i 1500 e 2600 m/slm .

In natura cresce su alberi e rocce – immersi nella nebbia e nell’umidità – ricoperte da muschio in un ambiente che è caratterizzato da estati piovose e inverni freddi e “secchi”. In queste condizioni, specialmente l’inverno esse si trovano spesso quasi completamente esposte al sole.

Si tenga però presente che nella coltivazione delle orchidee la parola “secco” non dovrebbe esiste a causa del clima, delle fitte nebbie e dell’umidità presenti nel loro habitat naturale. Quando uso la parola “secco” intendo dire privo di irrigazione. In effetti in inverno, vista la scarsità di pioggia nel loro habitat alcune giornate possono essere molto luminose ( la vegetazione degli alberi è meno folta), ma, nella stragran parte delle giornate, passano il loro periodo di “astinenza dall’acqua” in ambiente nebbioso o nuvoloso quindi pieno d’umidità.

Di seguito condivido con tutti i lettori la mia esperienza con questo meravigliosa orchidea che per me è e resta la regina delle orchidee!

Ringrazio l’amico Ugo di Baselga di Pinè per avermi consigliato la sua coltivazione.

Leggi tutto “COELOGYNE CRISTATA – (scheda di coltivazione)”

PHALAENOPSIS IBRIDE (scheda di coltivazione)

di Gioachino.

Tutti noi, prima o poi, abbiamo se non posseduto, visto una Phalaenopsis. Gli ibridi di questa orchidea ( a differenza delle specie botaniche) sono i più facili da coltivare in casa e sicuramente, nel bene e nel male, quelle più commerciali.

Insomma, questa pianta è stata la prima orchidea per quasi tutti noi appassionati di questi fiori e forse, anche per questo, attualmente, ci sono più di 100 000 ibridi della Phalaenopsis in commercio.

Se si seguono alcune nozioni di base questa orchidea ci ricompenserà ogni anno con mesi di splendide, continue fioriture. Leggi tutto “PHALAENOPSIS IBRIDE (scheda di coltivazione)”

IL PERCHE’ DI QUESTO SITO

E con oggi ufficialmente iniziamo!

Dopo tante domande di amici e conoscenti, Gioachino e Simone hanno deciso di condividere con tutti un “diario pubblico” dei loro risultati, dei loro fallimenti, delle loro esperienze ( sia positive che negative) perchè ognuno di noi può realizzare un “angolo tropicale” con molteplici specie di orchidee, come si può ammirare nel video seguente e che è inerente la fioritura del febbraio 2019.

Questo blog sarà un diario dinamico, in costante evoluzione, a volte veloce a volte più rallentato, un “essere” in continuo movimento, proprio come le nostre orchidee.

Il blog ci permetterà di scrivere e far vedere le nostre esperienze, il nostro modo di percorrere la strada della coltivazione, analizzando poi, se questo percorso ha portato alla meta desiderata.

Questo blog ci permetterà di scrivere liberamente le nostre impressioni e le nostre osservazione e, perchè no, a chi fosse interessato i nostri consigli,  riportando e condividendo la nostra creatività e passione nella coltivazione di orchidee in casa.

Nella speranza di fare cosa gradita cogliamo l’occasione per porgere a tutti i migliori auguri di Buona coltivazione.

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